La nuova legge di bilancio che il Governo si appresta a presentare alle Camere mette sul piatto poco più di 5 miliardi per il taglio di 3 punti del cuneo fiscale. Di questi 2 andranno a confermare lo sconto contributivo già in vigore per i lavoratori con redditi fino a 35mila euro e un punto andrà ridurre la quota contributiva a carico delle imprese. Per finanziare il taglio al cuneo è prevista l’abolizione del reddito di cittadinanza per i 660mila occupabili. Dal pacchetto di misure fiscali, invece, il governo si aspetta di recuperare almeno 2 miliardi di euro. Tra le entrate anche la tassazione agevolata degli utili detenuti all’estero dalle imprese con la possibilità di affrancare le riserve al 9% per chi li mantiene oltre confine e al 6% per chi riporta in Italia i dividendi, magari per patrimonializzare l’impresa. Sembra destinata ad uscire dal menù della manovra l’azzeramento dell’Iva su pane e latte, misura a ben vedere regressiva, mentre si discute ancora se ridurre al 5% l’aliquota per sui prodotti per l’infanzia e quelli per l’igiene intimo. Confronto ancora aperto sulla tassazione del web, con la Amazon tax da applicare all’e-commerce sulle consegne destinata ad essere accantonata per far spazio a un raddoppio al 6% della Digital service tax. Sulla Flat Tax per le partite Iva, poi, arriva una norma anti evasione: chi oltrepassa la nuova soglia di 85mila euro e sfora i 100mila euro nel 2023 esce subito dal regime agevolato con la tassa piatta del 15% e torna al regime ordinario, mentre chi resta di poco sotto i 100mila euro torna alla progressività del prelievo nell’anno successivo.