20 Settembre 2024

Fonte: La Repubblica

Via libera dal consiglio dei ministri, la manovra vale 2,9 miliardi e interessa 16 milioni di lavoratori, di cui 4,3 milioni interessati per la prima volta. Impugnata la legge siciliana sui vitalizi

Via libera del Consiglio dei ministri alla riforma del cuneo fiscale. Ma solo per sei mesi. Il testo approvato in serata da Palazzo Chigi, dispone in via sperimentale a partire da luglio più soldi in busta paga per chi guadagna nella fascia da 8 mila a 40 mila euro. Il decreto prevede lo stanziamento di 2,9 miliardi per 16 milioni di lavoratori dipendenti italiani nella seconda metà del 2020. I nuovi percettori saranno in totale 4,3 milioni.
“Abbiamo appena approvato il decreto che stanzia 3 miliardi per la riduzione del cuneo fiscale, mettendo più soldi nelle buste paga di 16 milioni di lavoratrici e lavoratori. Andiamo avanti rispondendo ai bisogni dei cittadini con serietà e fatti concreti” ha scritto in un tweet il premier Giuseppe Conte.
La relazione tecnica spiega che «l’intervento normativo si applica limitatamente alle prestazioni rese dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2020, in attesa di una revisione degli strumenti di sostegno al reddito». Le coperture per 5 miliardi sono tuttavia già assicurate dalla legge di Bilancio 2020.
Il guadagno, secondo quanto si legge in una bozza del decreto, potrà arrivare a quota 600 euro nell’arco del 2020 per chi ha una busta paga fino a 28.000 euro. L’importo poi cala progressivamente fino a 480 euro per chi prende 35.000 euro l’anno. Per la fascia compresa fra 35.000 e 40.000 euro annui il beneficio parte da un massimo di 400 euro fino ad azzerarsi. Inoltre i redditi fino a 26.600 euro che già godono del Bonus Renzi da 80 euro al mese vedranno aumentare l’integrazione fino a 100 euro.
“L’approvazione del decreto sul taglio delle tasse in busta paga è una grande soddisfazione anche per la coesione dimostrata dalla maggioranza e per il dialogo positivo con le parti sociali. E’ un primo intervento concreto nel segno della crescita e dell’equità che costituirà la base di una più ampia riforma del sistema fiscale”. E’ quanto ha dichiarato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al decreto sul taglio del cuneo fiscale.
“Non c’è miglior modo di iniziare questo incarico che annunciare il taglio del cuneo fiscale: più soldi in tasca ai lavoratori. 16 milioni di cittadini avranno più soldi in busta paga. Il primo di una serie di interventi per ridurre le tasse e rilanciare l’economia” scrive il reggente del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi.
Il Consiglio dei Ministri ha deciso poi di impugnare la legge della Regione Siciliana sulla rideterminazione degli assegni vitalizi, in quanto alcune disposizioni riguardanti i trattamenti previdenziali e i vitalizi del Presidente della Regione, dei consiglieri e degli assessori regionali violano il principio di uguaglianza e ragionevolezza, sancito dall’art. 3
della Costituzione, nonchè i principi di coordinamento della finanza pubblica e di leale collaborazione cui agli articoli 117, terzo comma, e 120 della Costituzione.
Il Consiglio dei ministri, all’esito di ulteriori approfondimenti circa l’effettivo impatto degli eventi, ha deliberato un ulteriore stanziamento di 25,4 milioni di euro per interventi nei territori dell’Emilia-Romagna interessati dagli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nel mese di maggio 2019 e un ulteriore stanziamento di circa 3 milioni per interventi nei territori delle province di Bologna, Modena e Reggio Emilia interessati dagli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati il 22 giugno 2019.
“Deliberato anche un ulteriore stanziamento di circa 345 milioni per il proseguimento dell’attuazione degli interventi per l’assistenza alla popolazione che ancora non può rientrare nelle proprie abitazioni, garantendo le misure emergenziali volte alla ripresa delle normali condizioni di vita e al superamento della grave situazione seguita alle scosse sismiche iniziate dal 24 agosto 2016 in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria”. Lo rende noto il comunicato stampa del Cdm.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *