Fonte: La Repubblica
di Ettore Livini
Un lunghissimo negoziato sancisce la chiusura del commissariamento e il ritorno della sovranità finanziaria. Moscovici: “Momento storico”. Approvate le riforme, l’Ue sborserà l’ultima tranche di prestiti da 15 miliardi. Ma ci sono ancora paletti dai creditori
L’Europa mette in “libertà vigilata” la Grecia che dopo otto anni di commissariamento dà l’addio all’era della Troika e riconquista la sovranità finanziaria. L’Eurogruppo, dopo un interminabile negoziato chiuso nel cuore della notte, ha promosso per l’ultima (e decisiva volta) Atene. Il governo ellenico ha approvato tutte le 88 riforme necessarie a completare il terzo piano di aiuti dei creditori – hanno accertato i ministri delle finanze dell’Unione – e .la Ue sborserà quindi l’ultima tranche di prestiti pari a 15 miliardi. Non solo: Bruxelles, la Bce e l’Fmi hanno approvato (malgrado le resistenze della Germania) anche l’attesissimo taglio del debito elllenico, una zavorra vicina orma al 190% del pil, allungando di 10 anni le scadenze dei prestiti.
Le decisioni di oggi sono un successo per il premier Alexis Tsipras costretto ora a indossare (forse per la prima volta in vita sua) una cravatta, come aveva promesso di fare in caso di taglio del debito.
La promozione del Partenone arriva però assieme a una serie di nuovi paletti imposti dai creditori. Atene infatti uscirà dal piano di protezione dell’ex-Troika – che gli ha garantito 273 miliardi di prestiti evitando l’implosione dell’euro – con alcune condizioni: gli osservatori dei creditori faranno un check-up ogni mesi a paese per verificare il rispetto delle riforme concordate. Un bastone cui però è associata una carota: se la Grecia non sgarrerà, dopo ognuno di questi esami verrà garantito in caso di promozione un premio finanziario.
L’accordo raggiunto nella notte garantisce alla Grecia l’ultima tranche di aiuti da 11 miliardi circa. Non solo: per garantire al paese di poter camminare sulle sue gambe, i partner europei hanno sborsato altra liquidità per 4 miliardi. Atene, già tornata sul mercato dei titoli di stato nei mesi scorsi, ha così una scorta di liquidità non troppo lontana dai 20 miliardi che le consentirà di non dover ricorrere al mercato per i prossimi 18 mesi. I creditori hanno approvato anche una serie di misure per ridurre il debito greco. Tutte le scadenze dei prestiti sono state allungate di dieci anni, riducendo così gli oneri da pagare per Atene. “Questo è un momento storico per la Grecia e per l’Eurozona”, ha detto il commissario agli affari economici Pierre Moscovici