21 Novembre 2024

Fonte: La Stampa

di Marco Bresolin

In esclusiva su La Stampa le anticipazioni: nuove proposte per gli accordi commerciali e una politica comune sulla cybersicurezza. Domani il discorso in Parlamento: «L’annus horribilis è alle spalle, ora abbiamo il vento in poppa. Bisogna sfruttare il momentum»

Definisce il 2016 «annus horribilis» per l’Europa. Perché dal referendum sulla Brexit al «risveglio delle forze populiste», fino alla «incertezza geopolitica legata alle elezioni americane», sono tanti gli eventi che hanno «messo in discussione i valori e le democrazie europee». Ma per Jean-Claude Juncker il peggio è ormai è passato e oggi l’Ue «ha il vento in poppa» per ripartire. Bisogna però «sfruttare il momentum» perché «la finestra di opportunità potrebbe non restare aperta a lungo». Questo il messaggio che il presidente della Commissione europea lancerà domani mattina all’Europarlamento durante l’annuale discorso sullo Stato dell’Unione.
Juncker ha messo nero su bianco la sua roadmap «verso un’Europa più forte, più giusta e più unita». Così la definisce nella lettera d’intenti che domani sarà recapitata al presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani, e al primo ministro estone, Juri Ratas, che guida il semestre di presidenza Ue. Nella bozza visionata in anteprima da La Stampa, il capo della Commissione annuncia un percorso in due fasi per far ripartire l’Europa: dieci priorità e due orizzonti temporali entro i quali portare a termine alcune riforme. Il primo guarda ai prossimi 16 mesi, fino alla fine del 2018. Il secondo si spinge invece oltre e fissa alcuni traguardi da raggiungere entro il 2025, attraverso una riforma più profonda dell’Ue che passa per alcuni dei cinque scenari proposti nel suo Libro Bianco nel marzo scorso. Ma il trampolino su cui saltare è a disposizione già nei prossimi mesi: «Il 2017 e il 2018 – scrive Juncker – possono diventare gli anni della speranza e del rinnovamento per l’Europa».

IL SUPERMINISTRO DELL’EURO
Il piatto più ricco riguarda la riforma dell’Emu, l’Unione economica e monetaria. La Commissione proporrà di trasformare il Meccanismo Europeo di Stabilità in un vero e proprio Fondo Monetario Europeo, di creare un bilancio della zona euro e di sviluppare gli eurobond, anche se «senza la mutualizzazione del debito». Sul fronte dell’Unione Bancaria, l’obiettivo è di mettere in pratica il Sistema europeo di assicurazione dei depositi. Entro il 2025, poi, Juncker vorrebbe veder nascere la figura di un ministro europeo per l’Economia e la Finanza.

NUOVI ACCORDI COMMERCIALI
Oggi a Strasburgo saranno presentate le proposte in ambito commerciale, per favorire gli accordi con i partner internazionali (si preparano i negoziati con Australia e Nuova Zelanda), ma anche per definire un sistema europeo di «screening» degli investimenti esteri per proteggere i mercati europei, soprattutto dall’avanzata cinese. Bruxelles vuole offrire agli Stati uno scudo, ma l’ultima parola spetterà comunque ai singoli governi.

AVANTI CON LA FLESSIBILITA’
Juncker punta a un’adozione rapida dell’Efsi 2.0, il fondo Europeo per gli investimenti strategici, con un cambiamento dei regolamenti in modo da semplificare l’uso dei fondi strutturali. Obiettivo da raggiungere certamente entro la fine del 2018. Per quanto riguarda invece il monitoraggio dei bilanci statali, Juncker assicura che la Commissione «continuerà a fare uso dell’adeguata flessibilità» prevista dal Patto di Stabilità, come deciso sin dall’inizio del 2015. Verrà poi lanciato un pacchetto relativo all’Economia Circolare: tra le proposte, anche quella di rendere tutti gli imballaggi di plastica riciclabili entro il 2030.

LA CYBER-DIFESA EUROPEA
Su impulso della presidenza estone, è stato preparato un pacchetto di proposte sulla Cybersicurezza, in grado di prevedere «risposte concrete in caso di un cyber-attacco» contro alcuni Stati. Altro progetto che sarà svelato da Juncker è quello relativo alla «libera circolazione dei dati», aggiungendo così un ulteriore gamba alle quattro libertà di circolazione su cui si regge il mercato unico Ue (merci, servizi, persone e capitali). La Commissione punta poi a chiudere tutte le proposte in campo sul mercato unico digitale, come la riforma del copyright o la rimozione del geo-blocking per usufruire dei servizi all’interno della Ue.

IL NODO DEL GASDOTTO NORDSTREAM 2
Nel capitolo energetico rientrano anche i negoziati con la Russia per il progetto del gasdotto Nord Stream 2, che la Commissione vuole portare avanti (stando a quanto si legge nella bozza della lettera di Juncker) anche se proprio oggi il capogruppo dei popolari, Manfred Weber, ha chiesto di interrompere il progetto. Ci saranno poi altre misure contenute in un pacchetto sul Clima e uno sulla Mobilità, che punteranno a fissare standard chiari per le emissioni di Co2 dei veicoli.

LA LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE
Un ampio capitolo sarà poi dedicato alle questioni fiscali per combattere l’evasione e Bruxelles vuole una «rapida adozione» della proposta per rilanciare la Cctb, la base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società, in modo da armonizzare le regole tra gli Stati Ue. E fa esplicito riferimento a «regole per tassare i profitti generati dalle multinazionali attraverso l’economia digitale», la cosiddetta Web Tax che i ministri economici discuteranno sabato a Tallinn. Nella lettera, Juncker fa anche riferimento alla «creazione di una Iva comune a livello Ue», ma senza spiegare in profondità la proposta. Altra priorità è l’adozione al più presto della riforma della direttiva sui lavoratori distaccati, voluta fortemente dal presidente francese Emmanuel Macron, per ridurre il dumping sociale. C’è anche la proposta di creare un’Autorità Europea del Lavoro e, senza entrare nei dettagli, l’annuncio di un «Piano d’azione comune» sulle politiche nazionali per i vaccini. La Commissione presenterà poi una nuova strategia per la politica industriale, orientata allo sviluppo delle tecnologie digitali.

LA SUPER-PROCURA ANTI-TERRORISMO
Non è un obiettivo a breve termine, ma a Juncker non dispiace l’idea avanzata dal ministro italiano della Giustizia, Andrea Orlando, di estendere i compiti della procura europea all’anti-terrorismo. La neonata istituzione per ora ha compiti solo nel campo delle frodi, ma nei prossimi anni («entro il 2025») potrebbe ampliare il suo raggio di azione.

NUOVE REGOLE PER SCHENGEN
La riforma del diritto d’asilo è in cima alla lista delle priorità, così come misure precise per aumentare i rimpatri e al tempo stesso favorire gli ingressi legali attraverso i corridoi umanitari. Nel capitolo immigrazione viene poi ribadita la necessità di sostenere attraverso una maggiore solidarietà gli Stati che subiscono una forte pressione migratoria, su tutti l’Italia. A breve arriverà anche una proposta per riformare Schengen e assicurare l’ingresso di Romania e Bulgaria nello spazio di libera circolazione.

L’INDUSTRIA DELLA DIFESA
Altro dossier su cui si stanno facendo avanti, è quello della politica europea di Difesa. Presto verrà approvato il programma di sviluppo industriale della Difesa Ue, in parallelo proseguirà il Piano d’Azione della Difesa con l’utilizzo del Fondo ad hoc.

DEMOCRAZIA E TRASPARENZA
Un ultimo capitolo è dedicato ai processi decisionali, da rendere ancor più democratici e trasparenti.

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