Fonte: La Stampa
Con la firma della fase 1 dell’accordo commerciale Pechino si impegna ad acquistare 200 miliardi di dollari in più di prodotti e servizi made in Usa. Gli Stati Uniti tagliano i dazi
L’accordo commerciale tra Usa e Cina firmato alla Casa Bianca mette fine alla guerra dei dazi che durava da oltre un anno. Il presidente americano Donald Trump ha definito “storico” l’accordo e ha annunciato che andrà in visita in Cina «in un futuro non troppo lontano». L’atto firmato tra i due Paesi è la fase 1 di un accordo più complesso. «Un passo importante – ha dichiarato Trump – che non era mai stato fatto prima: insieme stiamo riscrivendo gli errori del passato per offrire un futuro di giustizia economica e di dicurezza per i lavoratori, gli agricoltori e le famiglie americane». Trump ha poi tenuto a ringraziare personalmente il presidente cinese Xi Jinping: «Rappresentiamo due Paesi diversi, lui la Cina e io gli stati Uniti, ma abbiamo sviluppato un grande rapporto. E’ un mio grande amico. Grazie per la collaborazione». Dal canto suo il presidente cinese ha dichiarato che la firma dell’accordo commerciale «rappresenta un bene per il mondo intero».
Alla firma dell’accordo, avvenuto nella East Room, erano presenti 200 personalità invitate da Trump a presenziare all’evento che di fatto mette fine a 18 mesi di guerra commerciale tra i due Paesi. L’accordo è stato firmato dal responsabile del commercio americano, Robert Lighthizer e dal vicepremier cinese Liu He.
Lighthizer ha parlato di «grande passo in avanti» nei rapporti commerciali con Pechino: «Un vero, vero buon accordo per gli Stati Uniti». Il documento si compone di 86 pagine e non è stato diffuso, anche se entrambe le parti hanno anticipato alcuni contenuti dell’intesa.
Gli impegni cinesi
Pechino si è impegnata ad acquistare più prodotti americani per un ammontare di 200 miliardi di dollari in due anni. In particolare la Cina acquisterà 80 miliardi in più di prodotti manifatturieri made in Usa, 50 miliardi di forniture energetiche, 40 miliardi di servizi e 32 miliardi di prodotti agroalimentari. Cifra impressionante che, se confermata, farà diminuire il saldo commerciale con gli Stati Uniti di circa 300 miliardi di dollari.
Anche per quanto riguarda la spesa energetica, la Cina si è impegnata ad acquistare enormi quantitativi di greggio, gas naturale liquefatto e gas di petrolio liquefatto. L’obiettivo è raggiungere i 50 miliardi di dollari.
La firma, ampiamente annunciata, è stata accolta in un clima di distensione. Tanto che lunedì gli Usa hanno cancellato al Cina dalla lista dei Paesi accusati di manipolare la valuta contro il dollaro.
La Cina si è anche impegnata in altri campi come la tutela della proprietà intellettuale, il trasferimento forzoso di tecnologie, il sistema valutario, l’apertura del mercato ai servizi finanziari.
Gli impegni americani
Dal canto loro, per raggiungere l’accordo, Trump ha acconsentito a non aumentare i dazi su 162 miliardi di dollari di esportazioni cinesi a metà dicembre e a tagliare a metà il 15% dei dazi esistenti su altri 120 miliardi di prodotti cinesi. Restano invece in vigore i dazi del 25% su 250 miliardi di dollari di esportazioni cinesi. Restano invece fuori dall’intesa e saranno oggetto della fase 2 dell’accordo il capitolo Huawei sul 5G e quelli dei sussidi di stato all’industria cinese.
Gli Stati Uniti minacciano di introdurre nuovi dazi in modo unilaterale se la Cina non terrà fede entro 90 giorni agli impegni presi nell’accordo.