
Sefcovic: l’Ue rimane aperta ad un accordo equo con gli Usa
A Washington incontro di 90 minuti tra il commissario europeo al Commercio Sefcovic e l’omologo americano Lutnick: «L’Ue è pronta a un accordo giusto, inclusa la reciprocità attraverso zero tariffe sui beni industriali. Ma servirà un significativo sforzo da entrambe le parti», ha detto alla fine. La premier Meloni è in contatto con la presidente Ue von der Leyen in vista della missione di giovedì alla Casa Bianca. Si inasprisce intanto la guerra commerciale Usa-Cina. Pechino ha sospeso l’export di diversi elementi critici delle terre rare, minacciando il blocco delle forniture di componenti essenziali per l’industria bellica, elettronica, automobilistica, aerospaziale, dei semiconduttori e di una vasta gamma di beni di consumo. Il presidente cinese Xi in Vietnam: ‘Contrastiamo insieme il bullismo unilaterale’.
11:02 – Giorgetti: la politica sulle criptovalute forse più pericolosa dei dazi
“E’ necessario uno sforzo sui servizi di pagamento. L’attenzione generale in questi giorni si concentra giustamente sull’impatto dei dazi commerciali. Tuttavia e’ ancora piu’ pericolosa in astratto la nuova politica relativa alle criptovalute, in particolare quella sulle stablecoins determinate in dollari”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nel suo intervento in videocollegamento al Salone del Risparmio di Assogestioni. “Se le previsioni saranno confermate – ha aggiunto – i risparmiatori di tutto il mondo avrebbero la possibilita’ di investire in attivita’ sostanzialmente prive di rischio, che al contempo sono un mezzo di pagamento accettato per le transazioni. Il tutto senza la necessita’ di avere un conto presso un istituto bancario statunitense. Facile prevederne l’attrattivita’ per i residenti di Paesi con valute instabili ma non va sottovalutato anche il fascino anche per i cittadini della zona euro, soprattutto se il nostro sistema di pagamento al dettaglio continuera’ ad essere frammentato e privo di soluzioni in grado di coprire tutti i casi di uso”.
09:55 – Milano allunga il passo (+1%), bene Stellantis e Leonardo Acquisti anche su Iveco, Pirelli, Mps e Saipem, frena Cucinelli
Allunga il passo Piazza Affari dopo oltre mezz’ora di scambi. L’indice Ftse Mib guadagna l’1,02% a 35.354 punti, con il differenziale tra Btp e Bund tedeschi in rialzo a 117,4 punti e il rendimento annuo italiano in crescita di 0,4 punti al 3,68%, mentre quello tedesco ne cede 0,2 al 2,5%. L’annunciata tregua per i dazi sull’auto da parte del presidente Usa Donald Trump mette le ali ai piedi a Stellantis (+4,88%), seguita da Leonardo (+3,14%), Iveco (+2,94%) e Fincantieri (+2,16%), in linea con l’andamento del settore della difesa in Europa. Bene Pirelli (+2,77%), Azimut (+2,18%), Prysmian (+2,08%), Mps (+2,04%) e Saipem (+2%). Più cauta Eni (+0,82%), deboli invece i titoli del lusso, da Cucinelli (-2,26%) a Ferragamo (-2,12%) e Moncler (-1,43%) all’indomani della trimestrale deludente di Lvmh, che lascia sul campo oltre l’8% a Parigi. Segno meno anche per Campari (-1,06%), Amplifon (-0,94%) e Terna (-0,73%), poco mossa Snam (-0,1%). Tra i titoli a minor capitalizzazione balzo della Juventus (+6,66%), debole invece Brioschi (-4,71%).
09:22 – Stellantis balza in apertura in Piazza Affari , +5%. Il titolo spinto dalla possibile pausa dei dazi Usa sull’auto
Balzo di Stellantis in avvio di seduta in Piazza Affari. Il titolo sale del 5% a 8,2 euro spinto dalla possibile tregua sui dazi Usa per le auto annunciata dal presidente Donald Trump. Più cauta Ferrari (+1,03% a 384,1 euro), meno legata, secondo gli analisti, alle tariffe doganali Usa.
09:13 – Borsa: piazza Affari apre positiva, Ftse Mib +0,75%
Apertura positiva per piazza Affari, che in avvio di scambi guadagna lo 0,75% a 35.274,80 punti. In evidenza Stellantis (+4,25%), Pirelli (+2,12%), Leonardo (+1,97%) e Iveco (+1,69%). Negativi invece Brunello Cucinelli (-3,2%), Moncler (-2,89%), Campari (-0,89%) e Amplifon (-0,68%). Apertura mista per i listini europei, con Francoforte che in avvio segna +0,98% e Parigi che cede lo 0,4% dopo i primi scambi. Positive Londra (+0,47%) e Madrid (+0,6%), in calo Zurigo (-0,68%).
08:51 – Borsa Tokyo: chiude a +0,83% su prospettive dei dazi, bene auto
Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo con l’indice Nikkei che guadagna lo 0,83%, in un contesto di contrattazioni caute a causa della prospettiva di dazi su chip e medicinali, mentre le azioni delle case automobilistiche sono salite dopo le dichiarazioni conciliatorie del presidente Usa Donald Trump sul settore. Nonostante un andamento generalmente calmo delle contrattazioni, le azioni delle case automobilistiche hanno registrato buone performance, come Toyota (+3,69%) e Honda (+3,59%). Sul settore ha influito il fatto che Trump si sia infatti mostrato aperto a un compromesso sulle pesanti maggiorazioni doganali del 25% che hanno penalizzato le importazioni di automobili e componenti per auto negli Stati Uniti nelle ultime due settimane. Mentre i principali gruppi automobilistici americani lanciavano l’allarme sull’impatto sulla loro produzione e sui loro ricavi, il presidente americano si e’ detto pronto a “valutare come aiutare i produttori”, assicurando di non voler “danneggiare nessuno”. L’indice piu’ ampio Topix e’ salito dell’1% a 2.513,35 punti.
08:44 – Borsa: future europei incerti, mercato cerca bussola nel caos dazi
Segnali di sollievo e nuove frenate sui dazi: si preannuncia incerto l’avvio sulle Borse europee. I contratti sull’Eurostoxx50 sono in frazionale rialzo dello 0,03%, dopo il buon andamento della vigilia, meglio quelli sul Ftse Mib (+0,10%), dopo la seduta in rialzo della vigilia. I mercati da un lato hanno ben accolto la sospensione temporanea dei dazi reciproci Usa su smartphone, computer e altri prodotti di elettronica, dall’altra parte soppesano le parole del presidente Trump che ha sottolineato che comunque i dazi saranno decisi ‘presto’. Una spinta al settore auto arriva sempre dal presidente americano, che potrebbe ridurre alcune delle tariffe del 25% sulle auto per attenuarne l’impatto economico. Da seguire, oggi, ancora le trimestrali Usa con i numeri di Bofa e Citi in calendario. In rialzo il petrolio, con il Brent sopra i 65 dollari al barile, dopo la seduta incerta di ieri e con i colloqui Usa-Iran nel week end che hanno aperto uno spiraglio a un possibile allentamento nelle tensioni tra i due Paesi. Sul valutario, biglietto verde sempre sotto pressione, con l’euro a 1,1348 dollari.
08:35 – Lo spread tra Btp e Bund tedeschi apre in calo a 115,3 punti Il rendimento annuo italiano cede 1,6 punti e quello tedesco 1,9
Apre in calo a 115,3 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi contro i 116,8 punti segnati in chiusura nella vigilia. Il rendimento annuo italiano cede 1,6 punti al 3,66% e quello tedesco 1,9 punti al 2,49%.
08:12 – Prezzo petrolio in lieve rialzo, Wti a 61,67 dollari Brent passa di mano a 65,01 dollari
Prezzo del petrolio in lieve rialzo questa mattina sui mercati delle materie prime: il Wti con consegna a maggio passa di mano a 61,67 dollari al barile con una crescita dello 0,23% mentre il Brent con consegna a giugno è scambiato a 65,01 dollari al barile on un avanzamento dello 0,20%.
08:06 – Wall Street ieri in rialzo (S&P +0,8%), bene Apple con stop temporaneo a dazi tech
Ieri, seduta in rialzo a Wall Street. La giornata e’ stata segnata dalla decisione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di esentare temporaneamente dai dazi reciproci i dispositivi elettronici, come smartphone e pc. Trump ha comunicato che presto annuncera’ nuovi dazi sui semiconduttori, che “entreranno in vigore in un futuro non lontano”. L’esenzione, seppur temporanea, ha comunque dato nuovo slancio ai titoli del settore: Apple ha guadagnato il 2,2%, Palantir il 4,6%, Micron il 2,1%, Alphabet l’1,3%. Nvidia ha invece perso lo 0,2%, in una giornata in cui ha annunciato che, per la prima volta, produrra’ interamente un supercomputer per l’intelligenza artificiale negli Stati Uniti. “Non sarebbe mai successo senza i dazi”, ha commentato Trump, annunciando che presto imporra’ dazi anche sul settore farmaceutico, dato che “noi non produciamo farmaci”. Il Dow Jones ha guadagnato 312,08 punti (+0,78%), lo S&P 500 ha chiuso in rialzo di 42,61 punti (+0,79%), il Nasdaq ha aggiunto 107,03 punti (+0,64%). Il petrolio Wti al Nymex ha guadagnato 3 centesimi, lo 0,05%, chiudendo a 61,53 dollari al barile. Oro in calo di 17,40 dollari, lo 0,54%, per una chiusura a 3.204,80 dollari all’oncia. Euro in ribasso dello 0,17% a 1,1343 dollari. Bitcoin in rialzo dello 0,72% a 84.531 dollari.
07:38 – Cambi: l’euro apre piatto a quota 1,1355 dollari
Dollaro sempre debole sui mercati valutari con gli investitori che si mantengono cauti in quanto l’imprevedibile applicazione dei dazi da parte di Donald Trump intacca la fiducia nella valuta di riserva mondiale. L’euro viaggia sul dollaro a 1,1355 (invariato) mentre cede nei confronti della valuta giapponese lo 0,31% a 162,50 yen. Il biglietto verde arretra anche rispetto allo yen (-0,28%) a 143,10. (AGI)Dan
07:36 – Petrolio: in rialzo su mercati asiatici, Brent sopra 65 dollari
Il prezzo del petrolio apre in rialzo sui mercati asiatici con le quotazioni del Wti che segnano +0,52% a quota 61,85 dollari al barile. Il Brent sale dello 0,43% a 65,17 dollari. L’Opec ha previsto che “i dazi statunitensi recentemente annunciati” rallenteranno la crescita economica mondiale e il consumo globale di petrolio, motivo per cui ha rivisto al ribasso le sue previsioni sulla domanda di greggio nel 2025 e 2026.
07:35 – Wall Street: future poco mossi, Dow Jones -0,07%
Future poco mossi alla Borsa di New York dopo la chiusura positiva di ieri, favorita dall’annuncio di un’esenzione temporanea dai dazi statunitensi sui prodotti tecnologici, con gli investitori rassicurati dalla calma nel mercato obbligazionario dopo diverse sessioni di forte nervosismo. I future del Dow Jones limano lo 0,07%, quelli dell’S&P 500 calano dello 0,11% e quelli del Nasdaq dello 0,12%.
07:33 – Borse asiatiche: procedono miste, sale Tokyo, in calo le cinesi
I mercati asiatici proseguono contrastati la seconda seduta settimanale. La Borsa di Tokyo avanza dello 0,98% trainata dall’auto, con Honda e Toyota in rialzo di quasi il 5%, mentre la sudcoreana Hyundai guadagna il 3,7%. Ieri le azioni di diverse case automobilistiche hanno chiuso in rialzo a Wall Street: Gm e’ salita del3%, Ford del 4% e Stellantis del 5,6%. Da mesi il trio fa pressioni sull’amministrazione Usa affinche’ offra un’esenzione totale dai dazi per tutte le auto e i pezzi di ricambio conformi all’accordo con Messico e Canada. E ieri Trump sembrerebbe essergli venuto incontro. Tornando in Asia, Seul e Sydney crescono rispettivamente dell’1,04 e dello 0,27 per cento. Negativi i listini cinesi, con Shanghai a -0,50% e Hong Kong -0,10%. L’incertezza sull’economia cinese e’ aumentata di fronte alla guerra commerciale con gli Stati Uniti, soprattutto dopo che Pechino ha imposto dazi di ritorsione del 125% sui prodotti americani, in risposta a quella del 145% degli Usa al made in China.
23:46 – Trump: valuto esenzione temporanea dazi sulle auto
Donald Trump potrebbe fare l’ennesima giravolta sui dazi, questa volta sul 25% inflitto alle auto. Parlando con i reporter, il presidente ha suggerito di esentare temporaneamente le case automobilistiche dalle tariffe per dare loro il tempo di adattare le proprie catene di approvvigionamento. “Sto valutando una soluzione che possa aiutare alcune case automobilistiche in questo senso”, ha detto spiegando che esse hanno bisogno di tempo per trasferire la produzione da Canada, Messico e altri paesi.