22 Novembre 2024

Fonte: Corriere della Sera

di Isodoro Trovato


Decreto sostegni, l’attesa per i bonus
Gli autonomi iscritti agli Ordini professionali entrano per la prima volta nel sistema generale di aiuti che sarà attivato dal decreto Sostegni atteso in Consiglio dei Ministri per venerdì. Una platea che secondo le stime del Governo coinvolgerà circa 800 mila professionisti, iscritti alle gestioni separate delle diverse Casse previdenziali, oltre a 3 milioni di piccole e medie imprese. Gli aiuti dovrebbero andare da un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche, a 3 mila euro per le partite Iva, fino a un massimo 150 mila euro per le imprese (anche artigiane), con 5 fasce percentuali in base al reddito. Lo schema prevede un indennizzo del 60% per le imprese fino a 100mila euro, del 50% tra 100mila e 400mila euro, del 40% tra 400mila e un milione, 30% tra uno e 5 milioni e 20% tra 5 e 10 milioni.Almeno, stando alle indiscrezioni trapelate sinora.A cambiare sarà, come noto, il meccanismo di calcolo dei contributi alle imprese con l’eliminazione dei codici Ateco e l’introduzione dei criteri basati sulle “perdite” di fatturato.

I cinque obiettivi del decreto
Cinque le direttrici su cui si muoverà il nuovo decreto “Sostegni”, che complessivamente vale 32 miliardi finanziati in deficit, come spiegato dalla Viceministra dell’Economia, Laura Castelli. L’impianto prevede quasi 12 miliardi per gli indennizzi a fondo perduto alle attività produttive, con un fondo ad hoc per la montagna (che dovrebbe partire da 600 milioni); circa 6 miliardi per la sanità di cui 5 per implementare il piano vaccini, e poco meno di 10 miliardi alle misure per famiglia, lavoro, indennità per stagionali e sportivi, Cig. A questo si accompagnerà il blocco dei licenziamenti fino al prossimo 30 giugno 2021 per chi ha gli ammortizzatori ordinari e fino a ottobre per tutti gli altri, come ha confermato il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando. E ancora il rifinanziamento del Reddito di cittadinanza, le modifiche ai criteri di accesso e alla soglia massima del beneficio per il Reddito di emergenza, la proroga della NASpI e il Fondo occupazione.

Il calcolo per le partite Iva
A fine aprile dovrebbe arrivare anche il bonus per le partite Iva. Si tratta di un indennizzo di 1.000 euro al mese, per il primo trimestre – gennaio, febbraio marzo – dedicato a tutti i titolari di partita Iva e ai lavoratori stagionali e dello spettacolo anche senza partita Iva. Per il primo trimestre, dunque, si tratta di un «sostegno» di 3 mila euro.

Piccole imprese e artigiani: come si calcola il nuovo sostegno
Per piccole imprese e artigiani si applica un calcolo preciso: le perdite mensili vengono moltiplicate per due e si applica il 30% per calcolare il ristoro. Per esempio: un negozio che è sceso da 120 mila a 60 mila euro dal 2019 al 2020, ha una perdita media mensile di 5 mila euro, che moltiplicato per due fa 10 mila euro. Su questa cifra si calcola il 30%. Il ristoro è dunque pari a 3 mila euro.

Il capitolo fiscale
Non meno importante è il pacchetto di norme fiscali che il decreto contiene. Stando alle bozze, infatti, il provvedimento prevede la cancellazione di oltre 60 milioni di cartelle (tutte quelle fino a 5 mila euro relative al periodo 2000-2015), rottamazione di avvisi bonari e altre misure, per un totale di circa 2 miliardi. In questo modo verrebbero cancellati tutti i piccoli debiti contratti dagli italiani, professionisti compresi, nei confronti dello Stato.

Le reazioni dei professionisti
Per accedere al nuovo sistema di aiuto dovrebbero valere i criteri generali, ovvero sulla base della perdita media mensile di fatturato 2020 rispetto al 2019 moltiplicata per due. «Siamo soddisfatti di questa inclusione che da tempo avevamo richiesto. È stata una vera stortura escludere i professionisti dai precedenti provvedimenti di sostegno economico, tranne quelli a carico delle Casse di Previdenza. Ha rappresentato certamente un grave errore di valutazione da parte dell’Esecutivo che non ha considerato l’importanza strategica del comparto» commenta Marina Calderone, Presidente del Comitato Unitario delle Professioni (CUP) e del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro.

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