19 Settembre 2024

DONNE

Fonte: La Stampa

Lascia Paola Testori Coggi, direttore generale per Salute e Consumatori. Bruxelles l’ha messa sotto inchiesta per una irregolarità, ma “non ha trovato prove di comportamento scorretto”.

L’alta funzionaria, una delle più stimate fra i nostri, ha deciso di andarsene lo stesso. Roma perderà così tre direttori nelle prossime settimane. Non una buona notizia.

 

La Commissione Ue ha accolto stamane le dimissioni del direttore generale della DG Salute e Consumatori l’italiana Paola Testori Coggi. L’alto funzionario – da oltre trent’anni a Bruxelles e considerato uno dei migliori e più influenti esponenti del nostro paese – ha deciso di lasciare dopo essere stata oggetto di un’inchiesta disciplinare a proposito della procedura che ha condotto ad una gara di appalto interna per la realizzazione di uno studio nel campo alimentare.

Fonti della Commissione sottolineano che “la commissione di disciplina non ha trovato alcuna prova di un comportamento irregolare o di corruzione, nessun danno finanziario è stato fatto, e dunque nessun conseguenza sul bilancio dell’Unione”. L’indagine è stata aperta “per problema di mancato rispetto delle regole interne di procedura”.

A Palazzo Berlaymont fanno notare che la signora Testori Coggi, appena avvedutasi dell’irregolarità, “ha preso misure correttive e ha annullato la procedura di gara”. Ciò nonostante, riconosciuta la responsabilità dell’errore, ha rassegnato le sue dimissioni, che sono state accolte.

Non è un po’ dura, come mossa, se si tratta solo di una svista e per di più corretta?

Risposta decisa: “La Commissione ha tolleranza zero per il mancato rispetto delle regole interne o delle procedure di gara: le regole sono molto severe per garantire a ogni concorrente le stesse condizioni, e per consentire alla Commissione di ottenere miglior rapporto qualità-prezzo”.

La signora testori Coggi è da sempre ritenuta una punta di diamante italiana. Prima alla direzione ambiente e poi nel gabinetto dei commissari Pandolfi e Bonino, è stata uno dei protagonisti indiscussi, a partire dal 1999, della neo-costituita DG Salute e Consumatori, che è arrivata a dirigere nell’aprile 2010. E’ in gran parte grazie a lei se, dopo lo scandalo della BSE – scoppiato nel marzo 1997 – la Commissione si è ripresa da una crisi di fiducia che poteva risultare fatale al regolatore europeo. Le dimissioni saranno effettive dal 3 novembre. Nei giorni scorsi aveva confessato a dei conoscenti l’intenzione di tornare in Italia per motivi famigliari.

Per l’Italia, non è una buona notizia, visto che sono tre i direttori generali della Commissione in uscita nelle prossime settimane (Salute, Finanza e Interpretariato) che, per ora, non hanno né rimpiazzi né sostituti.

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