19 Settembre 2024
Elly Schlein 1

Elly Schlein 1

Fico: «Speriamo in un nuovo governo giallo-rosso». Il sindaco di Roma: «Ci sono distanze evidenti tra i partiti, ma è anche ovvio che come si è dimostrato si può anche governare insieme e farlo bene, come noi abbiamo fatto»

Oggi si ricomincia. Direzione Pd. Dopo le tensioni per il corteo con i 5Stelle di Conte in casa Dem si prova a ricucire. Ma come? D’Amato, prima di dare i saluti definitivi, spiega che vuole ancora capire. Certo il livello di tensione è ancora una volta alla stelle. E non a caso, il leader di Azione corteggi l’ex candidato alla presidenza della regione Lazio. Di fatto spiega a Agorà, «Non vedo una possibile alleanza con il Pd perché non condivido la linea con i Cinque Stelle. Io penso che servano grandi investimenti infrastrutturali, penso che la transizione ecologica sia una cosa molto complessa che non si risolve dicendo che tutto è rinnovabile perché non funziona, non penso che i problemi del lavoro si risolvano con i sussidi a pioggia». E sottolinea e spiega: «Considero la politica dei 5 Stelle una politica che è stata molto dannosa per il Paese – ha proseguito Calenda -. Poi: se si vuole fare un discorso sulla sanità fatto bene, o sul salario minimo contrattuale – non quello proposto da Cinque Stelle che distruggerebbe la contrattazione nazionale -, certo che ne discutiamo. Perché da quando siamo nati quello che ci interessa è solo cercare di mettere a posto il Paese, del resto non me ne importa niente». Poi su Matteo Renzi, dopo il c’eravamo tanto amati pre-voto oggi il leader di Azione chiarisce che, «sarà difficile ricucire», non so cosa vuole fare Renzi , insiste, ma «noi parleremo con tutti i partiti che fanno parte dell’area di Renew. Però c’è un dato di fatto: noi veniamo dall’aver promesso una cosa agli elettori, io ci ho lavorato tantissimo poi mi sono ritrovato con Renzi che diceva “no, io vado da un’altra parte”. Questa non e’ una cosa che si ricuce facilmente, poi ne parleremo». E così mentre Roberto Fico, l’ex presidente della Camera, «spera ancora in un nuovo governo giallo-rosso», il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri dice che servirebbe una «mission impossibile». «Oggi si presenta in anteprima mondiale questo nuovo capitolo di “Mission Impossible”, che è girato in gran parte a Roma, sarà una bellissima vetrina globale per la nostra città. Effettivamente dovremo chiedere di fare un nuovo “Mission Impossible” sul cercare di essere uniti» nel Partito Democratico, «perché credo che sia la cosa più importante». Per il sindaco di Roma «è ovvio che ci sono distanze evidenti tra i partiti, ma è anche ovvio che come si è dimostrato si può anche governare insieme e farlo bene, come noi abbiamo fatto. Ora si tratta di costruire una unità delle forze di opposizione, che non è un percorso facile, come si è visto ma non vuol dire che non si debba provarci. Una unità sui temi – ha sottolineato – bisogna sempre partire dai contenuti, gli italiani sono poco interessati alle formule politiche. Il punto è come si affermano dei contenuti, si costruisce un radicamento della società – ha concluso Gualtieri – e si cerca di unire pezzi di Paese per una visione alta, avanzata e nuova di Paese».
«Abbiamo riallacciato il rapporto con tanti mondi attorno a noi. Ora è il momento di mobilitare tutto il partito sulla nostra agenda per l’Italia e l’Europa». Poi prosegue la segretaria dem: «E’ ora il momento di mobilitare tutto il partito sulla nostra agenda per l’Italia e per l’Europa. Ho ricevuto un mandato chiaro, ricostruire una identità chiara del partito, che ci renda riconoscibili. Se si tenta di rappresentare tutto e il contrario di tutto si rischia di non rappresentare nessuno e lasciare spazi agli altri». Poi, l’affondo sull’autonomia. «L’autonomia differenziata del governo aumenta le diseguaglianze territoriali in un Paese che aspetta di essere ricucito». Lo dice la segretaria, Elly Schlein, durante la sua relazione alla direzione nazionale del Pd. «Su questo svolgeremo un grande appuntamento il 14 e 15 luglio contro l’autonomia differenziata di Calderoli», aggiunge. «Alessandro Alfieri e Marco Sarracino stanno già preparando un ordine del giorno». Altra cosa l’emergenza abitativa ma non solo. Elly Schlein: «Il 30 giugno ci sarà una grande manifestazione sulla casa che sta organizzando Majorino e alla presenza dei sindaci per presentare le nostre idee» e per far partire una «campagna di ascolto e tirare le fila a settembre» per elaborare un nuovo piano casa. Poi, l’affondo sulla premier: «Inaccettabile che la premier Meloni parli di ‘pizzo di stato’. Grave per l’ideologia che sottende. Noi continueremo a battarci per la progressivita’ fiscale».

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