22 Novembre 2024

Il “Windsor Framework” (accordo quadro di Windsor) è stato raggiunto dopo settimane di intensi colloqui tra le parti, punta a risolvere i problemi causati dal Protocollo, siglato nel 2020 da entrambe le parti

Si apre un nuovo capitolo nei rapporti tra Regno Unito e Unione Europea. Dopo anni di tensione e antagonismo Londra e Bruxelles hanno trovato l’accordo sul Protocollo irlandese, sciogliendo l’ultimo nodo irrisolto di Brexit.
L’annuncio è stato fatto dal premier britannico Rishi Sunak e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in una conferenza stampa congiunta oggi a Windsor. «Siamo alleati, partner commerciali e amici -, ha dichiarato Sunak -. Insieme abbiamo trovato il modo per mettere fine all’incertezza».
Anche la von der Leyen ha detto di essere «orgogliosa di questo accordo storico, una soluzione di lungo termine che tutela i nostri mercati e i nostri rispettivi interessi, ma che soprattutto protegge la pace conquistata a caro prezzo in Irlanda del Nord».
L’intesa, definita “l’accordo quadro di Windsor” (Windsor Framework), modifica sostanzialmente il testo del Protocollo siglato nel 2020 per risolvere alcuni dei problemi che fino a oggi sembravano insuperabili mantenendo però l’obiettivo principale di non tornare a un confine interno tra Irlanda del Nord e Repubblica d’Irlanda con il rischio di nuove tensioni politiche e religiose.

I tre punti chiave
I punti chiave dell’accordo di Windsor sono tre: in primo luogo non ci saranno controlli doganali, ostacoli e intoppi burocratici per le merci, compresi prodotti alimentari e piante, provenienti dalla Gran Bretagna e destinate all’Irlanda del Nord, che viaggeranno in una speciale “corsia verde”. Le merci dirette verso la Repubblica d’Irlanda e quindi la Ue transiteranno invece in una “corsia rossa”, per garantire l’integrità del mercato unico Ue.
Il secondo punto riguarda la disponibilità di prodotti di ogni genere e anche di medicine. I farmaci, sia già in commercio che futuri, se approvati dall’ente di regolamentazione britannico potranno essere venduti in Irlanda del Nord. Questa è la soluzione offerta al difetto di origine del Protocollo, che mantenendo l’Irlanda del Nord nel mercato unico e nell’unione doganale Ue ha imposto controlli doganali sulle merci in arrivo dalla Gran Bretagna, rendendo difficili gli scambi e di fatto creando un confine tra l’Irlanda del Nord e le altre tre nazioni del Regno Unito (Inghilterra, Scozia e Galles).

Il “freno di emergenza”
Il terzo punto è la tutela della sovranità dell’Irlanda del Nord. Sunak ha spiegato che il Parlamento di Stormont avrà il diritto di bloccare le regole Ue e il Governo britannico avrà il diritto di veto. Si tratta di un “freno di emergenza” che rappresenta una “potente salvaguardia” che dovrebbe placare i timori del Dup di trovarsi soggetto alle norme Ue senza voce in capitolo. La Corte Europea di Giustizia resta arbitro supremo della legge Ue, ha sottolineato von der Leyen.
La presidente Ue ha anche confermato che l’accordo sblocca anche la collaborazione sulla ricerca scientifica, permettendo la partecipazione della Gran Bretagna al programma Horizon dal quale era stata esclusa proprio a causa della disputa sul Protocollo. «Questa è una buona notizia per tutti gli scienziati e i ricercatori britannici», ha detto von der Leyen, perché potranno di nuovo avere accesso ai generosi fondi Ue.I prossimi giorni e settimane saranno cruciali. Sunak ha assicurato che l’accordo dovrà essere approvato dal Parlamento di Westminster, ma ha detto di voler dare tempo a tutti i partiti di esaminarlo in ogni dettaglio e “digerire i contenuti” prima di votarlo.
Sia Londra che Bruxelles vorrebbero formalizzare l’accordo prima di aprile, quando ricorre il 25esimo anniversario degli accordi del Venerdì Santo che avevano riportato la pace in Irlanda del Nord dopo anni di violenze settarie. Il presidente americano Joe Biden, che ha origini irlandesi, potrebbe andare a Belfast per festeggiare l’anniversario.

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