22 Novembre 2024

Fonte: La Repubblica

di Monica Rubino

L’intergruppo bipartisan per le Donne, i diritti e le pari opportunità, coordinato dall’ex presidente della Camera Laura Boldrini, chiede un incontro al premier per garantire sostegni adeguati nella lotta alle disuguaglianze

Un incontro con Giuseppe Conte per verificare insieme “l’implementazione della parità di genere” all’interno del Recovery Plan. A chiedederlo con una lettera aperta indirizzata al presidente del Consiglio sono le deputate dell’intergruppo per le Donne, i diritti e le pari opportunità coordinato dall’ex presidente della Camera Laura Boldrini e che comprende 73 parlamentari di diversi partiti, dal Pd al M5S a Forza Italia.
“Il Recovery Plan che ci apprestiamo a varare  -si legge nell’appello-  è una grande opportunità per risolvere l’annosa questione della disuguaglianza di genere. Molte di noi – spiegano le parlamentari –  lo scorso maggio, hanno aderito con convinzione alla campagna #HalfOfIt lanciata dall’eurodeputata Alexandra Geese, che chiedeva di destinare all’implementazione delle politiche di genere la metà dei fondi del piano Next Generation EU”. Tuttavia le deputate sottolineano come le somme destinate alla parità di genere siano piuttosto esigue: “Le cifre sulla suddivisione delle risorse che abbiamo visto circolare in questi giorni ci hanno preoccupato – scrivono –  dal momento che alla parità di genere sarebbero riservati appena 4,2 miliardi di euro pari al 2 per cento dei fondi spettanti all’Italia. Una quota irrilevante, se non accompagnata da garanzie sull’introduzione di quegli ‘obblighi in materia di integrazione della dimensione di genere e impatto di generè auspicati dal Parlamento europeo”.
Di qui la richiesta di un confronto con il premier: “Chiediamo pertanto, signor Presidente, di poterla incontrare quanto prima, per verificare insieme a Lei come l’implementazione della parità di genere rientrerà in tutte e sei le ‘missionì in cui si articolerà il nostro Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Attendiamo fiduciose un Suo riscontro, anche in ragione di quanto da Lei dichiarato nell’Aula di Montecitorio lo scorso 14 ottobre, quando ha assicurato ‘che una parte significativa delle risorse del Piano sarà indirizzata con massima determinazione al perseguimento di questo obiettivò riferendosi alle politiche di genere e agli impegni su questo tema contenuti nella risoluzione di maggioranza approvata il giorno prima alla Camera, in cui si specificava fra l’altro che, in sede di progettazione e monitoraggio, l’impatto di genere di tutti i progetti va attuato ex ante ed ex post“.

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