20 Settembre 2024

Fonte: Corriere della Sera

di Danilo Taino

L’elezione di Macron in Francia spinge la cancelliera a dare nuovo peso al rapporto con Parigi, senza più il contrappeso britannico

Certe volte sono i leader a dare forma alla storia, in altri casi è la storia a plasmare i leader. Pur in un momento piuttosto alto della sua traiettoria politica, Angela Merkel sembra investita dal vento del cambiamento che soffia dalla Brexit e dall’elezione di Emmanuel Macron. Suo malgrado, sta diventando un po’ più prussiana di quanto non sia mai stata. Non nel senso di militarista: quello non può esserlo nessun governante nella Germania post-nazista. Nel senso di meno aperta, meno liberale, meno anseatica. E in questo risponde a una tendenza che sta maturando in tutta la Germania. La cancelliera è per molti versi sempre stata attratta dal mondo anglosassone e dalle idee di libero mercato, anche se non sempre le ha messe in pratica. In questo, in linea con la parte del Paese più aperta ai commerci e alle innovazioni.

L’uscita del Regno Unito dalla Ue, però, la spinge ora a mettere da parte questo approccio, ad avvicinarsi a quella Germania che invece ha una mentalità più strettamente continentale, non necessariamente chiusa ma più malinconica e protettiva, meno aperta al rischio, e che dopo la Brexit e lo spostamento del baricentro europeo a Sud sta prendendo il sopravvento. Succede che la «Germania dei fiumi» sta avendo la meglio sulla «Germania dei mari», come ha notato, in un bell’articolo sul New Statesman, Jeremy Cliffe, il capo dell’ufficio berlinese dell’Economist. E dunque Frau Merkel si adegua. Anche perché l’elezione di Macron in Francia la spinge a dare nuovo peso al rapporto con Parigi, senza più il contrappeso britannico. Da qui, l’accettazione (a denti stretti) di possibili protezioni del business europeo da concorrenti esterni, come voluto dalla Francia. Da qui l’accettazione (per ora teorica) di una Ue meno dominata dai governi nazionali. E da qui la svolta dura nelle trattative sulla Brexit per sostenere che Londra dovrà pagare un prezzo alto per uscire. Equilibri nuovi, tra Prussia e Reno, sulla mappa dell’Europa.

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