10 Novembre 2024

POLITICA

Fonte: La Stampa

ANSA - La Stampa
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La Lega punta almeno allo statuto speciale. Zaia: «E’ caduto un tabù»

«E adesso tocca a noi. Perché noi andiamo avanti». Il fronte indipendentista veneto non si sente sconfitto dopo il «no» scozzese, anzi. La consultazione ha riacceso – ammesso che si fossero spenti – i bollenti spiriti separatisti veneti. Che non sono soltanto una bandiera della Lega.

 

Nei mesi scorsi il consiglio regionale ha approvato due diversi referendum: uno, utopico, per l’«indipendenza», e uno, decisamente ambizioso ma più realistico, per l’«autonomia speciale». Non una consultazione online promossa da un comitato di cittadini con un indefinito numero di elettori che hanno votato da ogni parte del mondo (così è successo con la consultazione di Plebiscito.eu). Sui due referendum veneti c’è il cappello istituzionale. Ci sono atti ufficiali approvati a maggioranza. E il via libera è arrivato grazie ai voti dei consiglieri dell’intero centrodestra.

 

Remo Sernagiotto, ex consigliere regionale e ora eurodeputato di Forza Italia, è stato tra i primi sostenitori. «Non è una questione di un partito o di un altro, è una questione di libertà. I cittadini devono essere lasciati liberi di scegliere. Magari voteranno “no” come in Scozia, benissimo. Ma devono poter votare». Stessa musica dai colleghi di Ncd: «Mi batterò affinché il popolo veneto possa esprimersi», aggiunge il consigliere alfaniano Sandro Sandri.

 

Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo la Corte Costituzionale. Il Consiglio dei ministri ha impugnato entrambi i referendum. «Renzi dimostri il coraggio di Cameron e ritiri subito quel ricorso» chiede ora a gran voce il fronte forza-leghista veneto. La richiesta cadrà nel vuoto, ma da Venezia giurano che loro fanno sul serio. Anche se quel referendum verrà dichiarato incostituzionale. «Non sono un eversivo – dice il governatore Luca Zaia – ma noi andiamo avanti lo stesso». «Legittimo o illegittimo, il referendum si farà – assicura il forzista Sernagiotto -. Apriremo un conto corrente e raccoglieremo i 20 milioni che servono». Sì, ma poi? «Sarebbe un modo per esprimere l’attuale situazione di insofferenza – dice Flavio Tosi, sindaco di Verona -. Guardiamo alla Scozia: hanno vinto i no, ma ora la Gran Bretagna sarà costretta a concedere più autonomia».

 

Anche Zaia rilancia: «E’ caduto un tabù, ora tocca a noi». Domenica la Lega si darà appuntamento a Cittadella, in provincia di Padova, per una manifestazione indipendentista. «Da oggi – promette Salvini, di rientro dalla Scozia – niente sarà più come prima».

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