19 Settembre 2024
Giustizia

Giustizia

Il premier in un passaggio del suo intervento di apertura alla cerimonia al Consiglio di Stato: “La giustizia amministrativa può contribuire ad ammodernare il Paese. No a chiusure corporative”

Prima un intervento sulla crisi in Ucraina in cui ha espresso “la più ferma condanna” per la decisione di Vladimir Putin di riconoscere i due territori separatisti del Donbass, poi il discorso si è spostato sull’Italia. “Abbiamo davanti una stagione di ripresa e riforme. Dopo i traumi della pandemia, le giurisdizioni devono impegnarsi ulteriormente” verso “una maggiore efficienza e velocità di risposta, mantenendo il necessario rigore”, ha detto il premier Mario Draghi durante l’insediamento di Franco Frattini al Consiglio di Stato. Con “le loro indiscusse professionalità, il Consiglio di Stato, il Tar, e l’intero sistema di giustizia amministrativa possono contribuire in modo deciso all’ammodernamento del Paese. Per farlo, è importante evitare chiusure corporative e autoreferenziali e coltivare una cultura della giurisdizione fondata sull’etica pubblica”.
“È un grande piacere – ha detto Draghi – partecipare alla cerimonia di oggi, che vede coincidere l’insediamento del nuovo presidente del Consiglio di Stato, Franco Frattini, con la relazione annuale sull’attività della Giustizia amministrativa. È l’occasione per rafforzare lo spirito di costante collaborazione tra poteri dello Stato. Uno spirito necessario per perseguire con efficacia – e ciascuno nel proprio ambito e nel rispetto delle proprie prerogative – il corretto funzionamento del nostro ordinamento”. Draghi ha quindi salutato in particolare il presidente Frattini e il suo predecessore, Filippo Patroni Griffi, da poco eletto Giudice della Corte Costituzionale. “A entrambi va il ringraziamento del governo e mio personale per il lavoro fin qui svolto – ha aggiunto il presidente del Consiglio – E un sincero augurio per quello che si apprestano a svolgere – al servizio dello Stato, delle istituzioni, dei cittadini”.
Per il premier “evitare chiusure corporative e autoreferenziali e coltivare una cultura della giurisdizione fondata sull’etica pubblica” è “presupposto essenziale per avere un giudice capace di orientare la pubblica amministrazione verso un servizio sempre più efficiente. Sono certo che – sotto la guida del nuovo presidente – la giustizia amministrativa saprà conseguire questi traguardi, secondo le attese dei cittadini”.
“I tempi della giustizia amministrativa italiana – ha osservato ancora Draghi – sono oggi competitivi con quelli di altri Paesi europei nelle materie di maggior impatto su società ed economia, come gli appalti o le dismissioni di imprese e beni pubblici, regolate da riti accelerati. Tuttavia, dobbiamo fare ancora meglio, soprattutto sulle procedure ordinarie, per garantire ai cittadini risposte certe e chiare in tempi rapidi, anche con una maggiore omogeneità tra le sentenze. E dobbiamo consolidare una visione della giurisdizione, specie amministrativa, sempre più consapevole dell’impatto economico delle proprie decisioni. Questa consapevolezza non deve essere un condizionamento dei giudizi, ma un utile elemento di conoscenza. Il giudice deve applicare le norme a una realtà che è mutevole e per farlo deve comprendere e conoscere quella realta’. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ha rimarcato il presidente del Consiglio – valorizza il ruolo della giustizia amministrativa e la rafforza per incrementarne la produttività e aiutarla a ridurre l’arretrato. Sono certo che l’intera magistratura amministrativa sarà all’altezza di questa sfida – per garantire la ragionevole durata del processo, anche per quanto riguarda il nuovo contenzioso”.
E ancora. Draghi ha rimarcato come “l’attività di consulenza sugli atti normativi costituisce un arricchimento per l’azione normativa dell’Esecutivo, e questa potrà essere valorizzata ancora di più in futuro. Intendiamo infatti chiedere al Consiglio di Stato un ausilio ancora più impegnativo, che consiste nella ‘redazione’, insieme ad altri esperti, del codice degli appalti e di future codificazioni di settore”. L’obiettivo del governo, ha sottolineato, “è semplificare, migliorare, chiarire le procedure di un settore fondamentale per l’economia del Paese. I progetti di riforma del sistema pubblico sono molto ambiziosi e non devono mancare determinazione e perseveranza nel realizzarli”.
E sulla richiesta al Consiglio di Stato di redigere, per gli appalti e altre materie rilevanti, codici organici, il presidente del Consiglio di Stato Frattini ha commentato: “Ne sono grato. Si apra, così, una nuova stagione di codificazione”.

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