18 Ottobre 2024
prigione

Ma perché tante persone, soprattutto giovani, si drogano? È una domanda con tante risposte ma certamente la società del consumo e del vuoto di valori non aiuta a creare responsabilità

«Il Governo, di fronte alle pressioni che da più parti si levano per ridurre l’overbooking carcerario, ha dichiarato che i tossicomani saranno inviati in Comunità Terapeutiche, in alternativa al carcere». Sono le parole di Massimo Barra che dirige il complesso di villa Maraini al quartiere gianicolense di Roma, «ma come si fa ad accogliere tanti ragazzi se gli investimenti si restringono ogni giorno?». La cronaca parla di 16 .845 detenuti avviati al Centro terapeutico. Ma veramente pensiamo che la prigione aiuti queste povere persone a uscire dalla loro dannazione? Si parla di inasprire le pene ma questa pretesa poliziesca non porta soluzioni, produce solo altra dipendenza e altra disperazione. Ricordiamo che i suicidi nel solo ultimo anno sono stati 68.
«Eppure», ripete Massimo Barra, che passa le giornate sul posto cercando di risolvere i difficili problemi della sopravvivenza del Centro, «il governo quasi ci ignora. Noi ci prendiamo cura di un male che grava su una grande città come Roma ma dobbiamo andare avanti senza sicurezze, con la paura ogni mese di dovere chiudere per mancanza di mezzi».
«La Comunità terapeutica della Villa rimane aperta 24 ore su 24 ,con 30 posti disponibili per ospitare persone provenienti dal carcere», ci racconta il presidente Gabriele Mori, «tenendo presente che ogni anno riceviamo circa 700 richieste di ingresso al percorso cura».
Le richieste sono in crescita proprio perché la comunità del Centro ha un atteggiamento aperto e generoso. Non parte dall’idea che un tossicodipendente sia da punire e mettere a stecchetto, ma che debba essere compreso nella sua fragilità, ascoltato, essere convinto e non costretto ad avviarsi verso l’indipendenza.
Nei viali del grande e antico giardino della villa l’atmosfera è serena e nella serenità si crea la voglia di costruire, creare, amare, guarire. Ma perché tante persone, soprattutto giovani, si drogano? È una domanda con tante risposte ma certamente la società del consumo e del vuoto di valori non aiuta a creare responsabilità. Molti si drogano perché non amano la vita come si presenta e desiderano morire, ma senza morire del tutto. E questo altalenarsi fra vita e morte porta a una lontananza dagli affetti e dai doveri, e alla fine producono un impoverimento della società che dovrebbe preoccuparci piu di quanto facciamo.

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