Fonte: La Stampa
di Paolo Mastrolilli
Wilbur Ross alla guida del dipartimento del Commercio. Il presidente degli Usa ha anche annunciato di voler lasciare le sue aziende per « guidare e fare grande l’America»
Donald Trump annuncia che lascerà completamente le sue aziende e definisce la squadra economica. Però i nomi scelti, cioé Steven Mnuchin come segretario al Tesoro, e Wilbur Ross al Commercio, sembrano andare nella direzione opposta di quella promessa durante la campagna elettorale. Un veterano di Wall Street, e un miliardario noto per l’astuto uso delle leggi sulla bancarotta per arricchirsi, che almeno sulla carta non danno l’impressione di essere le persone più indicate per «prosciugare la palude» della corruzione a Washington.
Mnuchin ha lavorato per 17 anni a Goldman Sachs, una compagnia di investimenti che lo stesso Trump durante la campagna elettorale aveva indicato come una delle responsabili delle pratiche avventurose di Wall Street che avevano danneggiato gli americani. Poi il nuovo ministro del Tesoro si era trasferito ad Hollywood, dove aveva finanziato importanti produzioni cinematografiche come quella di Avatar. Nello stesso tempo aveva costituito una sua compagnia di investimenti, che aveva fatto affari soprattutto speculando nel settore dei mutui dopo la crisi del 2008. Mnuchin è stato il direttore finanziario della campagna elettorale di Trump, che quindi anche in questo caso ha premiato la lealtà.
Ross invece è un miliardario noto col soprannome di “Re della bancarotta”, perché si è arrichito ristrutturando e rivendendo le compagnie in difficoltà, usando appunto le leggi sul fallimento di cui in alcuni casi si era avvalso lo stesso Donald.
La sinistra democratica, e in particolare il senatore Bernie Sanders che si era candidato cavalcando l’onda del risentimento popolare verso Wall Street, avranno ora gioco facile nel criticare le scelte di Trump. In entrambi i casi, però, si tratta di persone con grande esperienza pratica nel settore economico, che quindi verranno giudicate sulla base di quanto riusciranno a fare per rilanciare la crescita e l’occupazione.
Lo stesso presidente eletto ha annunciato che lascerà completamente le sue aziende, per «concentrarmi a rendere l’America di nuovo grande». Donald non ha spiegato come questo avverrà, se venderà le sue proprietà, se le cederà ai figli, oppure ad un blind trust che le amministri, ma questi dettagli verranno chiariti durante una conferenza stampa in programma il 15 dicembre. Ieri sera intanto Trump ha cenato con l’ex candidato presidenziale Mitt Romney, che continua ad essere in corsa per il posto di segretario di Stato.