Fonte: Corriere della Sera
di Valentina Iorio
Dal 2016, anno del referendum sulla Brexit, al 2019 il numero di richieste di passaporti Ue da parte dei cittadini britannici è aumentato costantemente.
Secondo gli ultimi dati Eurostat nel 2019, circa 706.400 persone hanno acquisito la cittadinanza di uno Stato membro dell’Ue. Di questi 29.800 sono britannici, al terzo posto tra i nuovi cittadini (il 75% ha acquisito la cittadinanza di Germania, Svezia o Francia). Prima del 2016 la cifra non aveva mai superato i tremila. Nel 2016 è salita a 6.689 per passare a 15.054 nel 2017 e a 16.193 nel 2018.
I gruppi più numerosi
Il gruppo più numeroso tra i nuovi cittadini dell’Ue sono stati i marocchini (66 800 persone, di cui l’84% ha acquisito la cittadinanza di Spagna, Italia o Francia), seguiti dagli albanesi (41 700, il 62% ha acquisito la cittadinanza italiana).
Dopo i britannici ci sono siriani (29 100, il 69% ha acquisito la cittadinanza della Svezia), turchi (28 600, 57% ha acquisito la cittadinanza tedesca), rumeni (26 600, 60% ha acquisito la cittadinanza italiana o tedesca), brasiliani (23 500, 73% ha acquisito la cittadinanza italiana o portoghese), ucraini (18 100, 59% ha acquisito la cittadinanza tedesca, polacca o italiana), algerini (18 000, 82% ha acquisito la cittadinanza francese) e russi (16 400, 31% ha acquisito la cittadinanza tedesca).
L’impennata di domande dal Regno Unito
Se si confrontano i dati del 2019 con quelli del 2018 emerge che i marocchini e gli albanesi sono rimasti i principali destinatari dei passaporti Ue, mentre i britannici sono passati dal settimo al terzo posto.
La maggior parte delle nuove cittadinanze sono state concesse da Germania (132.000 o 19% del totale dell’Ue), Italia (127.000 o 18%), Francia (109.800 o 16%), Spagna (99.000 o 14%) e Svezia (64.200 o 9%) che rappresentano il 75% delle nuove cittadinanze concesse nell’Ue nel 2019.
Il più alto tasso di naturalizzazione in Svezia
Nel 2019, i tassi di naturalizzazione più alti sono stati registrati in Svezia (7,0 cittadinanze concesse ogni 100 stranieri residenti), Romania (4,7) e Portogallo (4,4), seguiti da Finlandia (3,8), Paesi Bassi (3,2) e Belgio (2,9). Questo valore indica il rapporto tra il numero di persone che hanno acquisito la cittadinanza di un Paese durante un anno rispetto al numero di residenti stranieri nello stesso Paese all’inizio dell’anno.
All’estremità opposta della scala, i tassi di naturalizzazione inferiori a 1 sono stati registrati in Lituania (0,2), Danimarca (0,3), Estonia (0,4), Repubblica Ceca (0,5), Lettonia (0,6), Austria (0,7), Bulgaria e Slovacchia (0,8 ciascuno), nonché Malta e Irlanda (0,9 ciascuno).