22 Novembre 2024

Fonte: Sole 24 Ore

di Nicola degli Innocenti

Finanziaria all’insegna del pessimismo per la Gran Bretagna: le previsioni di crescita del Pil per il 2017 sono state ridotte dal 2 all’1,5% a causa soprattutto della «produttività deludente». Lo ha annunciato oggi Philip Hammond, cancelliere dello Scacchiere, presentando il Budget in Parlamento.
Il rallentamento della crescita economica, previsto dall’Office for Budget Responsibility (Obr), porterà a un calo delle entrate fiscali e quindi l’indebitamento del Governo aumenterà nei prossimi anni, ha aggiunto Hammond. Il deficit di bilancio dello 0,7% previsto per il 2021/22 è stato quasi raddoppiato all’1,3%, ha detto il cancelliere.
L’Obr prevede un ulteriore rallentamento della crescita economica all’1,4% nel 2018, contro il +1,7% previsto finora, e all’1,3% nel 2019 e 2020, in netto calo rispetto alla stima originale di un +1,9 per cento. Bisognerà attendere il 2021 per tornare a una crescita del Pil del 1,5% come quest’anno.
Il cancelliere non ha fatto collegamenti espliciti tra il rallentamento dell’economia e Brexit, ma ha dichiarato di avere già speso 750 milioni di sterline per “piani di emergenza” in vista dell’uscita dall’Unione Europea nel 2019. Hammond ha anche annunciato di avere messo da parte un “tesoro” da 3 miliardi di sterline per tutelare l’economia nei prossimi due anni durante la difficile transizione verso Brexit.
Dato il rallentamento dell’economia e l’incertezza legata a Brexit, Hammond non ha potuto tirare fuori nessun coniglio dal cilindro, come da tradizione. Il cancelliere ha però sottolineato che l’occupazione continuerà ad aumentare, mentre l’inflazione dopo avere toccato un picco del 3% tornerà a calare verso il livello programmato del 2 per cento.
Presentando il budget che ha definito «equilibrato», Hammond ha anche annunciato 44 miliardi di sterline di finanziamenti e prestiti per il settore edilizio per incentivare la costruzione di nuove case e ha ridotto l’imposta di bollo sulla prima casa per acquisti fino a 300mila sterline.
Sul fronte fiscale, il cancelliere ha alzato la soglia minima imponibile a 11.850 sterline e ha innalzato il livello di reddito annuo al quale scatta l’aliquota massima del 40% a 46.350 sterline.
«Il Governo ha messo da parte fondi per preparare piani di emergenza in vista di Brexit, ma la vera sfida è rappresentata dai significativi ribassi dell’Obr alle previsioni di crescita, – ha commentato oggi Michael Metcalfe, global head of macro strategy di State Street Global Markets. – L’inflazione che resta alta e il previsto indebolimento della crescita sono un contesto preoccupante per i mercati, anche senza le incertezze politiche create da Brexit».
Il leader dell’Opposizione, il laburista Jeremy Corbyn, ha definito il budget conservatore “una dichiarazione di fallimento con una previsione di ulteriori fallimenti in futuro”.

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