Fonte: La Repubblica
La norma prevede la formazione di un consiglio composto da un capo nominato dal presidente egiziano e da 12 membri raccomandati dal parlamento e da altre istituzioni e approvati anch’essi da al Sisi. Il Comitato di protezione dei giornalisti: “Governo imprigionatore di informazione”
Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha promulgato una legge per la creazione di un consiglio per supervisionare gli organi di stampa. Lo ha annunciato oggi una fonte ufficiale. La legge, adottata dal parlamento e pubblicata sulla gazzetta ufficiale, autorizza il consiglio a indagare sul finanziamento dei media e a mettere a verbale o revocare coloro che contravvengono alle esigenze della “sicurezza nazionale” del Paese. Il consiglio sarà composto da un capo nominato dal presidente egiziano e da 12 membri raccomandati dal parlamento e da altre istituzioni e approvati anch’essi da Sisi.
Il Comitato di protezione dei giornalisti, la cui sede è a New York, ha accusato l’Egitto di imporre restrizioni ai media e di essere “un imprigionatore di giornalisti”. La legge afferma che il consiglio garantisce “il diritto dei cittadini a godere di media liberi e onesti”. La promulgazione del testo interviene alcuni giorni dopo l’arresto di un giornalista dell’emittente qatara Al Jazeera sospettato di aver diffuso false informazioni. L’Egitto accusa l’emittente di sostenere i fratelli musulmani.