19 Settembre 2024

Presidente di Sezione a Roma, di Magistratura Indipendente, ha vinto dopo un lungo testa a testa con il candidato di Area. Molto bassa l’affluenza

Mai così tante donne a Palazzo dei Marescialli. Mai così pochi elettori per la scelta di un togato. Maria Tiziana Balduini è stata eletta alle votazioni suppletive del Csm. Presidente di sezione al tribunale di Roma, prende il posto di Marco Mancinetti, ultimo dei consiglieri dimessi dopo il caso Palamara. Quella che si è conclusa con l’elezione di Balduini è stata le terza della votazioni suppletive, resesi necessarie dopo l’addio di alcuni consiglieri eletti nel 2018 e coinvolti nelle chat di Palamara.
Con l’elezione di Balduini – esponente di Magistratura Indipendente, considerata la corrente di centrodestra delle toghe – le donne consigliere del Csm diventano sette. Un numero mai raggiunto prima d’ora. Le altre donne che siedono a Palazzo dei Marescialli sono Elisabetta Chinaglia – eletta a fine 2019 a seguito di altre suppletive – e Alessandra Dal Moro di Area, la corrente progressista, Loredana Micciché e Paola Maria Braggion di Magistratura Indipendente e Ilaria Pepe, di Autonomia&Indipendenza, la corrente fondata da Piercamillo Davigo. Sono tutte nella componente togata. Il dato è interessante soprattutto se comparato con la precedente consiliatura, terminata nel 2018, quando le donne erano solo due: Maria Elisabetta Casellati, che poi è diventata presidente del Senato, e Paola Balducci. Entrambe nella componente laica.
C’è però una nota stonata in questa elezione, e riguarda l’affluenza. I votanti sono stati 5710 su su 9222 aventi diritto. La scorsa volta erano un po’ di più: 5991. Notevole la differenza con la tornata ancora precedente, quando le toghe che avevano i nuovi consiglieri erano state 6.799.
Balduini ha ottenuto 2086 voti, mentre Luca Minniti, giudice a Firenze e candidato di Area si è fermato a 1637, dopo un lungo testa a testa. Mario Cigna, presidente di sezione al tribunale di Lecce, e candidato di Unicost, ha ottenuto 1011 preferenze, mentre Marco D’Orazi, giudice a Bologna e candidato di Autonomia e Indipendenza 526. Le schede bianche sono state 449, solo una nulla. Con l’elezione di Balduini, Magistratura Indipendente, che aveva subito un duro colpo dopo il caso Palamara, con l’addio di tre consiglieri, diventa il secondo gruppo tra i togati, con quattro consiglieri. Subito dopo Area che, invece, ne conta cinque. Seguono Unicost con due consiglieri e A&I con tre, dopo il pensionamento di Davigo. Indipendente, invece, Nino Di Matteo.

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