19 Settembre 2024

Fonte: Corriere della Sera

di Luigi Ippolito

Un governo a guida laburista, dopo le elezioni della prossima settimana, non è impossibile: e aprirebbe un capitolo tutto da scrivere nelle relazioni internazionali


La scorsa settimana il leader laburista Jeremy Corbyn pensava di aver sferrato un colpo decisivo contro Boris Johnson: aveva sbandierato documenti riservati che provavano, a suo dire, l’esistenza di trattative segrete fra il governo conservatore e l’amministrazione Trump per svendere agli americani il prezioso e riverito servizio sanitario britannico.
Ma è un’arma che si è rivelata un boomerang: perché esperti indipendenti, che avevano già lavorato sulle interferenze russe nella campagna elettorale americana, hanno individuato dietro quel dossier la probabile «manina» del Cremlino. Non che Mosca voglia favorire Corbyn contro Johnson: l’obiettivo delle operazioni di disinformazione russa è quello di seminare confusione e sfiducia e minare in questo modo le democrazie occidentali. Ma la questione del «dossier» riservato sulla sanità ha sollevato rumorose polemiche a Londra e ha riacceso i riflettori sulle posizioni internazionali dei laburisti di Corbyn: perché se è vero che le critiche si sono finora concentrate soprattutto sui programmi di statalizzazione dell’economia e sulla tolleranza nei confronti dell’anti-semitismo, è la «diplomazia» laburista quella che rischia di imprimere una svolta radicale alla collocazione geo-politica della Gran Bretagna.
Non a caso ieri, in apertura del vertice Nato, Johnson ha avuto buon gioco nel bollare Corbyn come «un rischio per la sicurezza»: non sono infatti un mistero le simpatie del leader laburista per Hamas e Hezbollah nonché il suo atteggiamento «morbido» verso la Russia di Putin, che lo ha portato persino a dubitare che ci fosse la mano del Cremlino dietro l’avvelenamento, l’anno scorso, dell’ex spia Serghej Skripal a Salisbury. Un governo a guida laburista, dopo le elezioni della prossima settimana, non è impossibile: e aprirebbe un capitolo tutto da scrivere nelle relazioni internazionali.

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