22 Novembre 2024
Elezioni comunali

Tra le città al secondo turno 5 capoluoghi di regione e 14 capoluoghi di provincia. Urne aperte fino alle 15

Al primo turno il duello nei capoluoghi di provincia è finito 10 a 5 per il centrosinistra. Oggi alle 15, quando partirà lo scrutinio delle schede negli altri 14 (su complessivi 105 Comuni al voto, compreso uno in Sardegna e tre in Sicilia), sarà interessante capire se il centrodestra si è preso la rivincita. In nove città (Vercelli, Cremona, Vibo Valentia, Caltanissetta, Rovigo, Urbino, Potenza, Campobasso e Lecce) la coalizione di governo è risultata in vantaggio nel turno dell’8 e 9 giugno. Negli altri cinque (Firenze, Bari, Avellino, Perugia e Verbania) hanno chiuso davanti i candidati sindaci di centrosinistra.
Questo pomeriggio si tirerà il bilancio finale a cui, archiviati i risultati delle Europee e pur trattandosi di un turno amministrativo, verrà data anche una lettura politica, al netto delle specificità locali. Soprattutto con riguardo alle città più rilevanti. Due su tutte: Firenze e Bari. Nel gioco delle bandierine che inevitabilmente appassionerà gli addetti ai lavori, i loro vessilli saranno quelli osservati per primi, per capire se il tentativo di conquistare due roccaforti «rosse» è riuscito oppure se è prevalsa la continuità. In entrambe il sindaco uscente è espressione del Pd. Nel capoluogo toscano il testimone lasciato da Dario Nardella (eletto a Bruxelles) è passato a Sara Funaro che se la deve vedere con l’ex direttore degli Uffizi Eike Schmidt.
A Bari, invece, l’ex capo di gabinetto di Antonio Decaro (a sua volta approdato al Parlamento europeo), Vito Leccese deve respingere l’assalto che gli è stato portato dal leghista Fabio Romito come portabandiera del centrodestra. In tutti e due i casi, i candidati del Pd al ballottaggio hanno incassato il sostegno del Movimento 5 Stelle (Funaro anche quello della candidata di Italia viva, Stefania Saccardi, in dissenso da Matteo Renzi). Il voto a Firenze e Bari ha un chiaro significato politico anche in vista delle elezioni regionali che in entrambi i casi si terranno l’anno prossimo. Toscana e Puglia sono due delle sole 4 Regioni guidate dal centrosinistra, rispettivamente dai presidenti Eugenio Giani e Michele Emiliano (sulla carta non ricandidabile per il tetto dei due mandati). Il risultato del capoluogo ha quindi un valore di indicazione di un trend, anche se si tratta di confermare una coalizione già maggioritaria.
Per le medesime ragioni, ma ancora più rilevanti perché il voto per le Regionali si dovrebbe tenere tra settembre ed ottobre, merita un occhio di riguardo anche la sfida tutta al femminile che si gioca a Perugia. Al primo turno il distacco tra le due contendenti è stato davvero minimo: Vittoria Ferdinandi (centrosinistra) si è fermata al 49 per cento tallonata da Margherita Scoccia con il 48,3 per cento. La Regione, ricordiamolo, è guidata dal centrodestra con la presidente leghista, pronta a ricandidarsi, Donatella Tesei. Sempre per rimanere a cavallo tra dato amministrativo e politico, nei 14 Comuni capoluogo al ballottaggio non vi saranno più sindaci espressione del Movimento 5 Stelle (lo erano i primi cittadini uscenti di Campobasso e Caltanissetta), una conferma di un radicamento sui territori della forza politica guidata da Giuseppe Conte che è sempre stato problematico e che si è ulteriormente allentato.
Ultimo aspetto da guardare con attenzione è l’affluenza al voto. Ricordato che già al primo turno aveva fatto registrare un calo rispetto alle precedenti elezioni comunali, il ballottaggio per sua natura comporta un drastico abbassamento della partecipazione al voto. Gli elettori che non si riconoscono nei due sfidanti rimasti in gara non vanno alle urne. Nessuno stupore, quindi, se il dato rilevato alle 12 (11,98 per cento) indicava un crollo dell’affluenza di una decina di punti. Alle 19 aveva votato il 27,9 per cento (-7 per cento). Ma era un esito atteso. I candidati sindaco sapevano che la vera sfida si sarebbe giocata sulla capacità di riportare ai seggi, quindici giorni dopo, quanti più elettori possibili. Stasera si vedrà chi è stato il più convincente.

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