20 Settembre 2024

Fonte: La Repubblica

di Simona Casalini

Il centrista: “Oggi si volta chiaramente pagina nella vita politica francese”. L’esponente dell’estrema destra: “Mi sento addosso la responsabilità della difesa della nazione francese”. Sono i due candidati presidenti più votati che si sfideranno il 7 maggio per conquistare l’Eliseo. Con i sondaggi che già danno Macron vincente ma col Front National che oggi ha raggiunto il record storico dei voti. Euro in forte rialzo sui mercati asiatici

Presidenziali, i francesi hanno scelto. Per l’Eliseo andranno al ballottaggio un giovane esponente centrista senza un partito consolidato alle spalle e una battagliera donna di estrema destra. Col passare delle ore i risultati reali si sono attestati sulle percentuali sostanzialmente anticipate da exit poll e proiezioni e intorno alle 23 ogni cautela è stata superata. Fino al dato conclusivo ufficializzato dal ministero dell’Interno: il 7 maggio a contendersi la vittoria saranno l’ex ministro Emmanuel Macron che ha ottenuto il 23,75% e la leader del Front National Marine Le Pen con il 21,53% delle preferenze. Per un risultato che è storico, mai il Front aveva ottenuto tanti voti.
Il conservatore François Fillon è arrivato al terzo posto (19,91%) e Jean Luc Mélenchon, esponente dell’estrema sinistra al quarto, con un più che dignitoso 19,64%. Lontano il socialista Benoit Hamon, con un modesto 6%: una debacle completa per il partito che ha eletto François Hollande nel 2012.
Sia Fillon (“sconfitta è colpa mia”) che Hamon hanno subito lanciato il proprio endorsement per il centrista Macron: “Dovete votarlo, per non far eleggere Le Pen”. Cosa che invece Mélenchon non ha fatto. Un risultato che comunque è uno spartiacque: vanno al ballottaggio due candidati di movimenti politici che non hanno mai governato, cancellando i due movimenti che hanno sempre governato nella storia della quinta repubblica francese, la destra gollista dei Repubblicani (nuovo nome del vecchio Ump) e la sinistra socialista.
Festeggiano i rispettivi comitati elettorali: “Oggi si volta chiaramente pagina nella vita politica francese”, è stata la prima prudente dichiarazione di Emmanuel Macron nel suo quartier generale. Poi, a tarda sera e risultato acquisito, si è lasciato più andare: “Cari compatrioti, il popolo francese si è espresso. E mentre il nostro Paese attraversa un periodo segnato da terrorismo, sfide economiche, sofferenze sociali, urgenze ecologiche, ha risposto nel più bello dei modi, andando a votare massicciamente mettendomi in testa al primo turno”. Cosi Macron ha cominciato il suo discorso al Palais des Expositions di Porte de Versailles a Parigi davanti ai suoi sostenitori.
E lei, Marine Le Pen, altrettanto raggiante: “Mi sento addosso l’immensa responsabilità della difesa della nazione francese, la prima tappa verso l’Eliseo è superata. E’ un risultato storico, un atto di fierezza francese, di un popolo che solleva la testa, che confida nel futuro”, così ha arringato i suoi sul palco del suo quartier generale a Hénin-Beaumont. I sostenitori le hanno urlato “On va gagner”, “Vinceremo”, non appena sono apparsi i primi dati del primo turno delle presidenziali sui maxi schermi nella sala, sventolando bandiere tricolore e bandiere blu con la scritta ‘Marine Presidente’. Con lei il Front National ha raggiunto il record assoluto di voti: oltre 7 milioni, una quota mai raggiunta dal partito di estrema destra.
Ma a place de la Bastille centinaia di studenti hanno subito organizzato una manifestazione dura contro la leader di Fn con esplosioni di petardi, cariche della polizia, lancio di lacrimogeni. Massiccia la presenza delle forze dell’ordine con blindati e decine di uomini in assetto antisommossa. Almeno due giovani sono rimasti feriti negli scontri.
Per ore, in realtà, i primi dati reali, presumibilmente quelli dei comuni piccoli che hanno chiuso i seggi un’ora prima delle grandi città, hanno dato avanti la leader del Front National nei voti complessivi, attestati all’avvio intorno ai 600mila (26,2%), contro i 467mila (20,5%) del centrista Macron e questo ha creato una qualche suspence. Intorno alle 21 Jean Luc Mélenchon ha addirittura invitato tutti i commentatori alla cautela e alla prudenza, quei risultati erano solo dei sondaggi, poi però il dato col passare delle ore si riallinea. Comunque sia, anche se la Le Pen alla fine avesse ottenuto più voti di Macron, poco sarebbe cambiato al di là della vittoria simbolica. Nessuno dei due ha comunque raggiunto il 50 per cento dei voti più uno e quindi andranno al ballottaggio e Macron, sulla carta, dovrebbe avere più possibilità della Le Pen di allargare la platea dei suoi elettori. E tanti ex avversari lo hanno già scelto come prossimo presidente da votare.
Già circolano i sondaggi del ballottaggio, che danno il centrista prossimo presidente di Francia: secondo l’istituto Ipsos-Sopra Steria, Macron può vincere agevolmente Le Pen con il 62% dei consensi contro il 38%. E un altro rilevamento, quello di IfopOpinion attesta il candidato di En Marche al 59% e la leader del Front National al 41%. Comunque una percentuale molto più bassa dell’82% con cui Jacques Chirac sconfisse nel 2002 Jean-Marie Le Pen.
L’affluenza alle urne ha tenuto bene, i francesi hanno risposto al richiamo della democrazia: alla fine ha sfiorato quasi l’80%. Giunto a un passo dall’addio, l’uscente primo inquilino dell’Eliseo, il socialista Francois Hollande, aveva rivolto ai 47 milioni di elettori francesi un appello a vincere la paura e a recarsi alle urne. “Questo è il messaggio che possiamo dare: la democrazia è più forte di tutto”.
Macron ha votato nella località balneare sull’Atlantico di Le Toquet, dove possiede una casa per le vacanze. Marine Le Pen nel suo feudo di Hénin-Beaumont, nord-est della Francia. Entrambi hanno subito le attenzioni delle attiviste di Femen, che hanno inscenato la loro consueta protesta a seno nudo celando il volto dietro maschere riproducenti i volti dei candidati. Fillon e Mélenchon hanno deposto le loro schede a Parigi.
La consultazione si è svolta in un clima senza precedenti, dopo l’assassinio di un agente di polizia nel cuore di Parigi, ultimo di una serie di attentati che hanno colpito al cuore la Francia negli ultimi anni. I servizi segreti sono in stato di massima allerta, i seggi sono stati considerati obiettivi vulnerabili e difficili da proteggere.
E dopo l’annuncio del risultato del primo turno delle elezioni francesi l’euro è apparso in forte rialzo sui mercati asiatici rispetto al dollaro e allo yen. A Tokyo l’euro valeva 1,0880 dollari contro 1,0726 dollari di venerdì. Rispetto alla moneta giapponese l’euro valeva 120,02 yen, contro 117,07 yen di venerdì a New York.

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