23 Novembre 2024

Fonte: La Repubblica

di Roasalba Castelletti

Il presidente ha parlato per la prima volta del caso Skripal: pensare che la Russia sia colpevole dell’avvelenamento “è una sciocchezza”. Secondo un sondaggio l’affluenza alle urne è stata attorno al 63,7%. L’obiettivo del Cremlino era “70% dei voti con il 70% di affluenza”. Alle urne in una data simbolica: quattro anni fa l’annessione della Crimea. Il portavoce della campagna ringrazia la premier inglese Theresa May

 

Vladimir Putin viene incoronato per un quarto mandato presidenziale fino al 2024 con il miglior risultato di sempre: oltre il 75 percento dei voti. “Grazie a tutti i nostri sostenitori per questo risultato: ora è importante essere uniti e includere nella nostra squadra anche chi ha votato altri candidati. Il successo è il nostro destino. Lavoreremo tutti duramente per il futuro della grande Russia”, ha detto il presidente. Un risultato che mostra “la fiducia e la speranza” del popolo russo, ha scandito parlando alla folla riunita in piazza del Maneggio, alle spalle della Piazza Rossa, per il concerto dedicato al quarto anniversario della ratifica dell’annessione della Crimea.
“Penseremo al futuro della nostra grande patria, al futuro dei nostri figli e agendo così senza dubbio siamo condannati al successo”, ha detto il presidente (che aveva votato intorno alle 10 nel suo seggio uscito in piazza a festeggiare subito dopo i primi exit poll come fece anche sei anni fa.
“Se si fosse trattato di nervino di tipo militare Serghei Skripal sarebbe morto sul posto: noi abbiamo distrutto il nostro arsenale chimico mentre i nostri partner non lo hanno ancora fatto”, ha aggiunto Putin più tardi in conferenza stampa, intervenendo per la prima volta sul caso del tentato omicidio con un gas nervino in Gran Bretagna dell’ex spia russa Serghej Skripal. Il presidente ha sottolineato che pensare che la Russia sia colpevole “è una sciocchezza”.
“Ritenere che potessimo fare una cosa del genere prima delle elezioni e dei campionati del mondo è davvero sciocco”, ha aggiunto il presidente appena rieletto assicurando che Mosca è “pronta a cooperare con la Gran Bretagna”.

GLI SFIDANTI: I SEI ‘NANI’ (PIÙ UNA DONNA) ANTI-PUTIN
Erano sei gli uomini e una donna a sfidare Putin alle presidenziali. Pavel Grudinin, volto nuovo del Partito comunista, finora sempre rappresentato alle urne da Ghennadj Zjuganov, è stato il solo a superare la doppia cifra, ottenendo oltre il 12 percento dei voti. Strano caso di “comunista capitalista”, è soprannominato “il re delle fragole”, principale prodotto della sua azienda agricola. Terzo Vladimir Zhirinovskij, il nazionalista leader del Partito liberaldemocratico alla sua sesta candidatura, con il 6,3 per cento dei voti. Quarta Ksenia Sobchak, unica donna, conduttrice televisiva e presunta figlioccia del presidente al suo debutto in politica, con l’1,4 per cento. Restano sotto l’1 per cento invece il liberale Grigorij Javlinskij, a capo di Jabloko, che correva per la terza volta, il nazionalista Serghej Bubarin,  Maksim Surajkin, nominato da un partito alternativo al Pc parlamentare, Comunisti di Russia, e Boris Titov, l’ombudsman degli imprenditori.

I BROGLI
“E’ chiaro che queste elezioni non sono state oneste, anzi sono state le più sporche nel territorio dell’ex Unione Sovietica: le persone hanno potuto votare più volte”, è stato il primo commento di Grudinin, dando ragione ad Aleksej Navalnyj, escluso dalla corsa per le sue precedenti condanne penali, che invitava al boicottaggio. Opposizione e attivisti hanno denunciato centinaia di brogli e violazioni. Per il capo della Commissione elettorale centrale, Ella Pamfilova, invece, le operazioni di voto non avrebbero registrato gravi violazioni. Anche il ministero dell’Interno di Mosca ha sottolineato la sostanziale regolarità del voto.

L’AFFLUENZA E IL FUTURO
Il Cremlino puntava alla cosiddetta formula “70 a 70”: 70 per cento di affluenza e 70 per cento di voti per Putin, la soglia necessaria a legittimare la scontata vittoria. I consensi hanno superato le aspettative: il dato sopra al 75% è il miglior risultato della sua storia politica. L’affluenza invece è intorno al 63,7% e resta sotto la soglia critica del 65 percento, la percentuale ottenuta alle precedenti presidenziali del 2012. Salvo sorprese, secondo la Costituzione, il prossimo sarà l’ultimo mandato di Vladimir Putin che aveva bisogno di una vasta partecipazione per poter rafforzare il suo potere mentre deciderà la prossima mossa: se liberarsi dei limiti costituzionali che gli impedirebbero di ricandidarsi nel 2024, ritagliarsi un’altra posizione di potere o scegliere un successore.

“GRAZIE A THERESA MAY”
Il portavoce della campagna elettorale di Vladimir Putin Andrej Kondrashov ha ringraziato la premier britannica Theresa May per aver aumentato l’affluenza alle urne. “L’affluenza risulta più alta del previsto dell’8-10 per cento e per questo dobbiamo ringraziare la Gran Bretagna perché ancora una volta non ha capito la mentalità della Russia: ogni volta che ci accusano di qualcosa in modo infondato, il popolo russo si unisce al centro della forza e il centro della forza oggi è senz’altro Putin”, ha detto Kondrashov commentando a Interfax i dati parziali del pomeriggio e alludendo al caso Skripal.

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