16 Settembre 2024

Mai così male i conservatori: al minimo dei seggi dal 1834, anno della fondazione. Il Labour tornerà al governo con una maggioranza molto ampia

Il Regno Unito svolta a sinistra. Gli exit poll confermano quello che i sondaggi da mesi dicevano: il Labour ottiene una ampia maggioranza assoluta e Keir Starmer, in quanto leader del partito più votato, diventerà il prossimo primo ministro. Confermata la sconfitta schiacciante dei Tory dell’attuale premier Rishi Sunak, che sono al timone del Paese da 14 anni. I risultati completi sono attesi nella notte.

Starmer promette: “Sarà un rinnovamento nazionale”

Il futuro primo ministro britannico Keir Starmer ha promesso un “rinnovamento nazionale” per la Gran Bretagna, dopo la schiacciante vittoria del partito laburista alle elezioni generali, e il ritorno al potere dopo 14 anni di opposizione. “Il nostro compito non è altro che rinnovare le idee che tengono insieme il nostro Paese, un rinnovamento nazionale”, ha detto in un discorso

Starmer: “Il cambiamento inizia ora. Pronto a riportare la Gran Bretagna al servizio dei lavoratori”

“Ce l’abbiamo fatta! Il cambiamento inizia ora. Il partito laburista è cambiato, è pronto a servire il nostro paese, pronto a riportare la Gran Bretagna al servizio dei lavoratori. Il mandato comporta grandi responsabilità. Dobbiamo riportare la politica al servizio del pubblico. Questa è la grande prova della politica in quest’epoca: la lotta per la fiducia è la battaglia che definisce la nostra epoca. Prima il Paese, poi il partito è un principio guida”. Lo ha detto – come riporta il Guardian – il leader laburista Keir Starmer nel discorso per commentare l’esito del voto in Gran Bretagna.

Sunak: “Il partito laburista ha vinto, ho chiamato Keir Starmer per congratularmi con lui”

E’ stata una notte difficile per i conservatori. Ringrazio gli elettori per il sostegno, non vedo l’ora di continuare a servirli. Il partito laburista ha vinto, ho chiamato Keir Starmer per congratularmi con lui”. Sono le parole del premier britannico uscente Rishi Sunak che è stato rieletto nella circoscrizione Richmond and Northallerton.

Sunak mantiene il seggio

Il primo ministro britannico uscente Rishi Sunak è stato eletto nella circoscrizione Richmond and Northallerton, nel North Yorkshire, dove era candidato per i conservatori. Lo riporta la Bbc.

Proiezioni Bbc: si riduce lievemente distanza tra laburisti (405 setti) e conservatori (154)

Una proiezione della Bbc, sulla base dei risultati reali che stanno affluendo, rivede leggermente le previsioni degli exit poll sull’assegnazione dei seggi nell’ambito delle elezioni britanniche. La maggioranza laburista viene ridotta nelle aspettative da 410 a 405 seggi, mentre ai conservatori di Rishi Sunak vengono attribuiti ora 154 possibili deputati (invece dei 131 previsti dagli exti poll): che sarebbe comunque il minimo storico, peggio dei 156 del 1906. Il balzo dei liberaldemocratici viene pure lievemente ridimensionato, da 61 a 54 seggi previsti, mentre alla destra populista di Reform UK vengono accreditati 4 seggi certi invece di 13. In termini di voto proporzionale Reform tuttavia sembra sfondare, stando a queste proiezioni indicative, con quasi il doppio dei voti dei LibDem e pochi punti di svantaggio dai Tory. Secondo John Curtice, guru dei sondaggi della Bbc, la valanga di seggi attribuita al Labour non corrisponde in ogni caso a un’analoga valanga di suffragi, che risultano aumentare in effetti di poco rispetto alla disfatta del 2019 e rimanere sotto il risultato ottenuto sotto la leadership radicale di Jeremy Corbyn nel 2017. La conclusione di Curtice è netta: questa elezione – ha detto, a dispetto delle dimensioni della super maggioranza pronosticata in Parlamento al partito di Starmer – “è stata persa più dai conservatori che non vinta dai laburisti”.

Farage eletto per la prima volta, all’ottavo tentativo

Nigel Farage è stato ufficialmente eletto deputato alla Camera dei Comuni britannica dopo sette tentativi falliti. Il leader della destra populista di Reform UK ha stravinto nel collegio di Clacton-on-Sea, strappato al Partito conservatore di Rishi Sunak. Nel discorso di vittoria ha rilanciato la sfida a destra ai Tory, esaltando il risultato del suo partito – in grande ascesa anche nel voto proporzionale nazionale -, non senza rivolgere un baldanzoso avvertimento al Labour di Keir Starmer, vincitore delle elezioni. “Non c’è alcun entusiasmo per Starmer – ha tuonato -, presto il suo governo avrà problemi e Reform gli sarà addosso”.

Schiaffo al Labour, Corbyn rieletto da indipendente

L’ex leader laburista Jeremy Corbyn, 75enne paladino della sinistra radicale, è stato rieletto deputato nel collegio di Islington North a Londra, da candidato indipendente, dopo essere stato espulso dal Labour dal suo successore Keir Starmer. Corbyn – deputato in quel collegio da 41 anni – ha superato il nuovo candidato ufficiale laburista di quasi 8000 voti: la sua vittoria rappresenta una macchia sul trionfo elettorale complessivo del partito di Starmer.

Affluenza al 61%, il dato peggiore dal 2005

Prima indicazioni sull’affluenza negative per le elezioni britanniche. Stando alle stime della Bbc, è destinata ad attestarsi a al 61%, il livello più basso dal 2005.

Il ministro della Difesa Grant Shapps perde il suo seggio (che conservava da vent’anni)

Il ministro della Difesa britannico Grant Shapps ha perso il suo seggio: è stato sconfitto dal laburista Andrew Lewin nel collegio elettorale di Welwyn Hatfield, nel sud dell’Inghilterra, che aveva detenuto per quasi due decenni. Lewin ha ottenuto 19.877 voti rispetto ai 16.078 di Shapps. Shapps, un fedele sostenitore del primo ministro Rishi Sunak, ha ricoperto altri ruoli di gabinetto, tra cui nei dipartimenti dell’energia, dell’edilizia abitativa e dei trasporti, e un periodo di sei giorni come ministro degli interni sotto l’ex leader Liz Truss

Starmer confermato deputato: “’Paese vuole il cambiamento”

“Io servirò ciascuno di voi, che mi abbiate votato o no”. Lo ha detto il leader laburista britannico e premier in pectore Keir Starmer nel suo discorso di vittoria come deputato nel collegio londinese di Holborn e St Pancras, dove è stato con oltre 18.000 suffragi e con oltre 11.000 voti di vantaggio sul secondo candidato, ma ha perduto personalmente voti rispetto al 2019, anche per la concorrenza di un candidato indipendente di sinistra filo-palestinese. Starmer ha aggiunto che il Paese “ha votato per il cambiamento” e si è impegnato rilanciare una politica vista come “servizio pubblico”.

Indipendentisti scozzese ridimensionati dal voto

Gli indipendentisti scozzesi, se gli exit poll verranno confermati, rischiano di perdere la maggior parte dei loro seggi nel Parlamento britannico alle elezioni generali, un’ulteriore battuta d’arresto per la loro lotta per l’autodeterminazione, ferma in una fase di stallo. Secondo le previsioni di voto trasmesse dalla televisione britannica, lo Scottish National Party, che ha dominato la politica locale negli ultimi 15 anni, è scivolato dal terzo al quinto posto nel Parlamento di Westminster, con 10 seggi su 57 che rappresentano la Scozia, rispetto ai 48 della precedente elezione. “Non è una buona notte per l’SNP”, ha ammesso l’ex primo ministro Nicola Sturgeon. “E’ un grande successo per Keir Starmer”, il leader laburista.

Rachel Reeves: “Saremo chiamati a scelt difficile per rilanciare Uk”

Il futuro governo laburista di Keir Starmer, che sta emergendo dalle elezioni britanniche, sarà chiamato a fare “scelte difficili” per il futuro del Paese e in particolare per rilanciare l’economia e il livello di vita delle persone. Lo ha detto Rachel Reeves, prima donna destinata secondo le previsioni a ricoprire la carica di cancelliera dello Scacchiere del Regno (ministra delle Finanze e del Tesoro), nel discorso di vittoria nel suo collegio di deputata a Leeds. Reeves ha esaltato la leadership di Starmer alla guida di un “Labour cambiato”, indicando fra i compiti del prossimo governo quelli di “voltare pagina, mettere fine al caos” imputato all’eredità Tory e “riscostruire il Paese”, all’insegna dello slogan “prima il Paese, poi il partito”.

Farage: “La rivolta contro l’establishment è in corso”

“La rivolta contro l’establishment è in corso”: così Nigel Farage, in un video diffuso sui social per rivendicare il successo attribuito al suo partito Reform UK dagli exit poll dopo le elezioni britanniche. Farage, amico di Donald Trump e già tribuno della Brexit, ha evocato un’avanzata percentuale dei voti nazionali di Reform – già in grado di superare i Tories in vari collegi – oltre le previsioni dei sondaggi della vigilia; e si è detto convinto che il suo partito conquisterà “molti seggi” (a cominciare dal suo, che diverse stime considerano ormai sicuro). Ha infine rilanciato l’obiettivo di una sorta di opa a destra sui Tory.

Il ministro Stride ammette la disfatta: “Notte difficile”

Prime ammissioni esplicite della disfatta elettorale anticipata dagli exit poll in casa Tory nel Regno Unito, fra i cui ranghi iniziano a emergere anche segnali di un clima da resa dei conti contro la leadership del premier uscente Rishi Sunak. “E’ una notte difficile”, ha riconosciuto il ministro del Lavoro, Mel Stride, uno dei membri del governo Sunak a rischio di perdere il seggio di deputato, sullo sfondo di risultati reali che in alcuni territori riflettono intanto un sorpasso a destra in termini di consensi proporzionali dei populisti di Reform UK di Nigel Farage sui conservatori, addirittura doppiati in singole circoscrizioni.
Mentre da Cardiff, il leader del branca gallese del Tory Party, Andrew RT Davies, ha denunciato come “incomprensibile” la scelta di Sunak di anticipare le elezioni quando, a suo dire, i Tories avrebbero avuto “una chance migliore in autunno”. Un esponente anonimo di alto rango del partito, citato dalla Bbc, ha poi alzato ulteriormente i toni, dicendosi “disgustato” del fatto che il primo ministro abbia premiato – nelle tradizionale lista d’onore di fine legislatura – persone come la ex premier Theresa May o il proprio capo di gabinetto Liam Booth-Smith, considerato uno degli artefici della strategia del voto anticipato convocato all’insaputa di gran parte del gruppo parlamentare con seggi alla Camera dei Lord: scelte che secondo questa fonte dimostrano come “l’integrità” rivendicata da Sunak fosse “una bugia”.
Intanto nel collegio di Swindon, in Inghilterra, un primo esponente conservatore di primo piano, l’ex ministro della Giustizia Robert Buckland, ha perso ufficialmente il suo seggio di deputato a favore della laburista Heidi Alexander, già vice-sindaca di Londra. (ANSA).

Farage con Reform Uk verso 13 seggi

Nigel Farage, figura emblematica dell’estrema destra britannica, guarda ai risultati delle elezioni in Gran Bretagna con rinnovato ottimismo. Non solo è riuscito a farsi eleggere e diventare deputato, ma il suo partito Reform UK ha fatto meglio del previsto conquistando per la prima volta una dozzina di seggi. Secondo gli exit poll, il partito anti-immigrazione e anti-sistema avrebbe conquistato 13 seggi alla Camera dei Comuni, quando la maggior parte dei sondaggi ne prevedevano meno. Tutto ciò è sufficiente a dare nuova linfa all’ex europarlamentare 60enne che intende trasformare il suo partito nella principale forza di opposizione alle elezioni generali del 2029, sostituendo i conservatori, usciti azzoppati dalle urne. Il partito al potere, guidato da Rishi Sunak, stremato dalle divisioni e da 14 anni di governo, ha infatti perso due terzi dei suoi parlamentari.

Il vice di Farage: “Un terremoto politico”

Toni trionfali per i populisti di Reform UK di Nigel Farage, premiati secondo gli exit poll delle elezioni britanniche oltre molte delle stesse previsioni più rosee. “E’ un risultato sismico”, ha esultato Ben Habib, vice leader del partito e braccio destro di Farage, parlando di uno spostamento di voti che può rappresentare una sorta di “testa di ponte” sul fronte delle ambizioni di Reform a contendere in futuro il primato a destra al Partito conservatore. Secondo il sondaggista John Curtice, i 13 seggi attribuiti dagli exit poll a Reform UK potrebbero ancora subire delle oscillazioni – in basso o in alto – con il conteggio dei voti reali, ma segnalano comunque un’avanzata in termini di consensi proporzionali. Avanzata che nelle parole di Curtice appare decisiva come causa del tracollo Tory: tracollo di cui peraltro “approfitta in prima battuta il Labour pur senza una valanga di voti” pari alla valanga di seggi.

Primo seggio ufficiale va ai laburisti

Il partito Laburista vince a Houghton e Sunderland South, nella contea del Tyne and Wear, nel primo risultato delle elezioni, il partito Reform UK di Farage si classifica secondo.

Per il Partito Nazionale Scozzese sarà il peggior risultato del 2010

Il Partito Nazionale Scozzese è destinato al suo peggior risultato in un’elezione parlamentare britannica dal 2010, con gli exit poll che gli assegnano solo 10 seggi a fronte di una prevista rinascita del Partito Laburista nelle sue roccaforti tradizionali.
L’Snp, che deteneva 43 seggi, ha attraversato un periodo di turbolenza che ha visto le dimissioni di due leader in poco più di un anno, un’indagine della polizia sulle finanze del partito e divisioni su una serie di politiche, inclusi i suoi tentativi di ottenere un secondo referendum sull’indipendenza.

Da domani Starmer nuovo premier: cosa succede nelle prossime ore

Il nuovo primo ministro britannico Keir Starmer avrà un’agenda fitta di impegni nei suoi primi giorni di mandato, con l’avvio dell’attuazione del programma laburista dopo 14 anni di opposizione. Dopo essere stato ricevuto da Re Carlo III a Buckingham Palace venerdì, Keir Starmer andrà al numero 10 di Downing Street, dove terrà un discorso. Poi si recherà dietro la famosa porta nera per incontrare e salutare il personale, prima di invitare all’interno i parlamentari laburisti che saranno nominati nel suo primo governo.

Un ministro del governo Sunak ammette: momento difficile per Tory

“Questo è un momento molto difficile per il Partito conservatore”. Lo ammette il ministro per il Lavoro e le pensioni del governo britannico conservatore guidato da Rishi Sunak, Mel Stride, parlando con Bbc Radio 4. Stride si è detto “molto dispiaciuto” del fatto che gli exit poll prevedano che alcuni suoi colleghi perderanno il loro seggio. Per quanto riguarda il mantenimento del suo seggio ha detto che “dovremo aspettare e vedere”. Ieri, alla vigilia delle elezioni, Stride aveva fatto notizia perché aveva ammesso di ritenere probabile una massiccia maggioranza laburista, ammettendo di fatto che i Tory andavano verso una sconfitta.

Starmer ringrazia elettori per “aver dato fiducia a un Labour rinnovato”

“A tutti coloro che hanno fatto campagna per il Labour in queste elezioni, a tutti coloro che hanno votato per noi e hanno riposto la loro fiducia nel nostro Partito Laburista rinnovato – grazie”. Lo scrive su X Keir Starmer, leader del partito laburista britannico.

Vice leader Labour: “Starmer ha fatto un lavoro straordinario”

Il leader del Labour Keir Starmer ha svolto un “lavoro straordinario”. Lo ha dichiarato la sua vice Angela Rayner commentando a caldo gli exit poll delle elezioni politiche britanniche da cui emerge il trionfo del partito laburista. Per Rayner, i numeri sono “molto incoraggianti” ma si devono aspettare i dati dei voti reali.

Gentiloni: la sinistra al governo dopo lunga fase radicalismo

“Maggioranza schiacciante del Labour, dopo 14 anni di governi conservatori culminati con la Brexit. La leadership riformista di Keir Starmer ha riportato la sinistra britannica al governo dopo una lunga fase di radicalismo minoritario”. Lo scrive su X Paolo Gentiloni, commissario Ue per l’Economia, commentando il voto inglese.

Exit poll: molti ministri Tory perderanno il loro seggio

Il cancelliere dello Scacchiere Jeremy Hunt è tra i diversi ministri del governo conservatore britannico che, secondo gli exit poll, perderanno il loro seggio. Secondo il sondaggio, il cancelliere è il Tory di più alto profilo destinato a rimanere escluso, con i Lib-Dem che sembrano destinati a conquistare il suo seggio nel collegio di Godalming & Ash. Grant Shapps, ministro della Difesa, e Johnny Mercer, dei Veterani, potrebbero anche perdere nei rispettivi collegi. In bilico, secondo gli exit poll, pure Mark Harper (Trasporti), Mel Stride (Lavoro e pensioni), Steve Barclay (Ambiente) e Penny Mordaunt (leader dei Comuni).

Starmer sfiora il risultato di Blair: solo 8 seggi meno del risultato del 1997

La super maggioranza accreditata dagli exit poll al Labour di Keir Starmer nelle elezioni britanniche di oggi, con 410 seggi sui 650 totali della Camera dei Comuni, resta sotto il miglior risultato ottenuto dal partito nella sua storia nel 1997, nella prima elezione vinta da Tony Blair (con 418 seggi) con la parallela disfatta dei Tory guidati allora da John Major.

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