22 Novembre 2024

Fonte: La Repubblica

Newpress - Corriere della Sera

di Alessandra Corica

Oltre 1,5 milioni di euro in cartelloni, spot, banner per informare sul welfare della giunta. ‘Tappezzate’ però soprattutto Milano e Varese, dove si presenta alle Comunali. “Continua a confondere i ruoli”

 

Oltre un milione e mezzo di euro per fare pubblicità alle nuove misure del Reddito di autonomia, tra cui quella che azzera il pagamento della retta degli asili nido: succede in Lombardia, dove il governatore Roberto Maroni ha varato una mega campagna di comunicazione da 1.510.614,97 euro per affissioni, passaggi televisi e campagne social a favore delle sue nuove iniziative di welfare. Tra cui, appunto, la misura “Nidi gratis” che prevede a partire dallo scorso 1 maggio l’azzeramento della retta degli asili nido per 13mila famiglie lombarde, che hanno un reddito Isee sotto i 20mila euro ed entrambi i genitori residenti in Lombardia, di cui almeno uno da cinque anni di fila. “Ma la campagna di comunicazione per la quale è stata spesa questa cifra altissima – attacca il Pd lombardo –  è stata concentrata soprattutto in due città, Milano e Varese, dove è in corso la campagna elettorale per le amministrative. Varese è anche la città dove Maroni si presenta come capolita della Lega: tutto questo è inaccettabile”.
I democratici hanno ricostruito le spese pubblicitarie per il Redditto di autonomia grazie a una richiesta di accesso agli atti, alla quale ha risposto la Direzione comunicazione di Palazzo Lombardia. Risultato? Secondo i dati forniti dalla Regione stessa, sono stati stanziati un milione e 241mila euro per comprare gli spazi di affissione dei cartelloni pubblicitari dall’1 maggio fino a martedì prossimo, il 31. E poi poco più di 145mila euro per acquistare banner pubblicitari online da pubblicare sui principali portali web, ma anche sui social come Skype, dallo scorso 16 maggio e fino a metà giugno, e poi altri 20mila euro per 350 passaggi pubblicitari su televisioni a diffusione regionale concnetrati tra il 29 maggio e l’11 giugno.
“Dati ufficiali alla mano, è evidente che nella programmazione della distribuzione regionale Varese e Milano risultano le province più ‘informatè – scandisce il segretario regionale del Pd, Alessandro Alfieri – A Milano sono state posizionate capillarmente ben 503 affissioni mentre solo a Varese, nonostante Brescia e Bergamo siano più grandi e più popolose, si è deciso di installare, in aggiunta ai classici 30 affissioni, anche 6 poster 6×3 e un mega manifesto 12×5 in Piazza Trieste di fronte la stazione. Ancora una volta Maroni continua a confondere il ruolo di presidente della Regione Lombardia con quello di candidato”.
Due settimane fa il Pd aveva inviato al governatore lombardo una diffida ufficiale, in seguito alla decisione di Maroni di tenere proprio a Varese una conferenza stampa per illustrare i provvedimenti decisi dalla giunta regionale. Nelle stesse ore in cui si avviava la campagna elettorale per le amministrative. Tra i provvedimenti presentati, anche quelli che prevedevano il finanziamento di una serie di opere pubbliche proprio nelle strutture ospedaliere della città: di qui l’accusa dei democratici a Maroni di sfruttare il suo ruolo di governatore per fare campagna elettorale a favore della Lega.”La paura di perdere deve essere tanta se arriva a utilizzare l’istituzione regionale e i soldi dei lombardi per farsi campagna elettorale”, il commento di Alfieri.

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