20 Settembre 2024

Fonte: Sole 24 Ore

di Marzio Bartoloni e Marco Mobili

Al loro fianco potranno lavorare anche giovani dottori che non hanno ancora completato la formazione speciastica e che potranno essere assoldati con contratti a tempo determinato già dal terzo anno di corso


I medici potranno restare in servizio fino a 70 anni. E al loro fianco potranno lavorare anche giovani dottori che non hanno ancora completato la formazione speciastica e che potranno essere assoldati con contratti a tempo determinato già dal terzo anno di corso. Sono queste le due contromisure d’emergenza per contrastare l’allarme carenza camici bianchi che il ministro della Salute Roberto Speranza ha messo a punto, sotto forma di emendamenti, da far approvare nel decreto milleproroghe.

La platea interessata
Il ricorso ai pensionati qualche Regione l’ha già cominciato a sperimentare, ma ora per arginare l’allarme che colpisce molti ospedali in tutta Italia alle prese con buchi in organico sempre più grandi nel decreto milleproroghe arrivano misure valide per tutto il Servizio sanitario nazionale, ma solo fino al 2022. Novità che dovrebbero riguardare – secondo le prime stime fatte dallo stesso ministero della Salute – almeno 10mila medici potenzialmente interessati dalla possibilità di restare in servizio fino a 70 anni e circa 13mila specializzandi che non hanno ancora completato il ciclo di formazione che in media dura 4-5 anni dopo la laurea in Medicina. Queste due misure erano state al centro del Patto della salute e ora il Governo accelera per farle entrare subito in vigore.

L’attuazione del Patto per la salute
Le norme su medici e specializzandi puntano infatti ad attuare quanto previsto dal Patto della salute siglato dal ministro Roberto Speranza con le Regioni e il ministero dell’Economia a dicembre. Due misure emergenziali anti carenza che saranno valide solo fino al 2022. Sui medici la norma prevede la possibilità su istanza dell’interessato di restare in ospedale in caso di necessità «anche oltre il quarantesimo anno di servizio effettivo e comunque non oltre il settantesimo anno di età». La platea interessata a questa opzione – secondo stime del ministero della Salute – si aggira sui 10mila medici da qui al 2022. La norma è a costo zero (il Patto salute ha aggiunto 2 miliardi al Ssn per il 2020) come quella relativa ai giovani medici che potranno essere assunti a tempo determinato previo concorso già dal terzo anno di corso di specializzazione (in media durano 4-5 anni), in questo modo si libereranno anche risorse per nuovi posti per chi vuole specializzarsi. Con la possibilità inoltre per questi giovani medici di essere assunti a tempo indeterminato una volta conseguito il titolo.

Il riordino al ministero
Spunta anche una norma di riordino del ministero della Salute con la creazione di una nuova direzione per «l’individuazione degli obiettivi e delle priorità dell’azione di governo nella salute». Alla nuova direzione saranno assegnati nuove unità di personale. L’obiettivo è quello di dotare il ministero guidato da Speranza di una struttura ad hoc per monitorare e attuare al meglio gli impegni che sono stati sosttoscritti dal Governo con le Regioni nel Patto per salute dove sono indicate diverse misure di riforma della Sanità pubblica: dalla farmaceutica al rilancio del territorio e della mobilità sanitaria (la migrazione dei pazienti da una Regione all’altra).

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