Chi dimentica di indicare un credito d’imposta in dichiarazione non perde più il bonus. Per le compensazioni di crediti d’imposta Iva, il limite per l’obbligo del visto di conformità del professionista scatta da 70mila euro e non più da 50mila, mentre per i crediti Ires, Irpef e Irap il limite sale da 20mila a 50mila. Sul tavolo del Governo anche un nuovo decreto energia
Il governo «procede spedito» nell’attuazione della delega fiscale. Dopo i due dlgs della settimana scorsa con l’anticipo dellariforma dell’Irpef e le norme sulla fiscalità internazionale, oggi sono stati approvati altri due decreti delegati «che vanno nella direzione di rivoluzionare il rapporto fra fisco e contribuente e semplificare il calendario delle scadenze fiscali» (schema di decreto legislativo “ Modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente” e “Razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari”, ndr) Lo rendono noto fonti di Palazzo Chigi spiegando che «viene ridisegnato il rapporto tra fisco, cittadini e imprese mediante un riequilibrio delle relazioni con l’amministrazione finanziaria. Si va verso un rapporto paritario che tiene conto sia delle esigenze di tutela del contribuente sia delle esigenze del contrasto all’evasione fiscale».
Nell’ordine del giorno diramato dalla presidenza del Consiglio del Cdm odiernoè saltato il nuovo decreto energia.
Sul fronte fiscale, ecco le novità principali in arrivo: dichiarazione precompilata più semplice e per tutti anche ai forfettari. Il pagamento con F24 sbarca su Pago Pa. Chi dimentica di indicare un credito d’imposta in dichiarazione non perde più il bonus. Per le compensazioni di crediti d’imposta Iva, il limite per l’obbligo del visto di conformità del professionista scatta da 70mila euro e non più da 50mila, mentre per i crediti Ires, Irpefe Irap il limite sale da 20mila a 50mila.
Dl energia: da nuova bozza scompare rinvio fine mercato tutelato
Per quanto riguarda invece il filone energia, in occasione dell’esame da parte del preconsiglio dei ministri della bozza del nuovo decreto era scomparso dal testo il rinvio da 6 a dodici mesi della fine del mercato tutelato per l’energia elettrica. Proroga caldeggiata da più parti con l’obiettivo di dare più tempo al consumatore finale per prepararsi. Cancellate anche le norme in materia di concessioni per l’idroelettrico. Nell’ordine del giorno di convocazione della riunione dell’esecutivo il decreto non c’è. La Ue sarebbe contraria alla proroga del regime tutelato.
Rimane così la scadenza del 10 gennaio 2024, quando cesserà il mercato tutelato, cioè quelle forniture di energia elettrica e gas naturale con prezzi e condizioni contrattuali definite dall’autorità per l’energia, l’Arera, destinati ai clienti finali di piccole dimensioni (quali famiglie e microimprese) che non hanno ancora scelto un venditore nel mercato libero.
Bozza provvedimento, 26 articoli da dichiarazione semplificata a scadenze
Una bozza del decreto legislativo in materia di adempimenti fiscali atteso oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri si compone di dodici pagine e 26 articoli che vanno dalla semplificazione della dichiarazione dei redditi all’anticipo dal 30 novembre al 30 settembre del termine per la presentazione delle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di Irap.
Arriva nel 2024 in via sperimentale una modalità di presentazione semplificatadella dichiarazione dei redditi precompilata per dipendenti e pensionati. L’Agenzia delle entrate, si legge nel testo, «rende disponibili al contribuente, in modo analitico, le informazioni in proprio possesso, che possono essere confermate o modificate direttamente dai contribuenti in un’apposita area riservata del sito internet della predetta Agenzia, mediante un percorso semplificato e guidato. I dati confermati o modificati vengono riportati in via automatica nella dichiarazione dei redditi, che il contribuente può presentare direttamente in via telematica». Progressivamente, saranno rese disponibili anche agli intermediari, con modalità definite insieme al garante della Privacy.
Stop a cartelle ad agosto e dicembre
Salvo casi di indifferibilità e urgenza – si legge ancora nella bozza del provvedimento -, dal 1° al 31 agosto e dal 1° al 31 dicembre è sospeso l’invio da parte dell’Agenzia delle entrate di comunicazioni relative ai controlli automatizzati, controlli formali e liquidazioni delle imposte sui redditi assoggettati a tassazione separata e delle lettere di compliance.
Termine dichiarazioni redditi-Irap anticipato al 30 settembre
Viene anticipato dal 30 novembre al 30 settembre il termine per la presentazione delle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di Irap mentre per i soggetti Ires il termine è anticipato dall’ultimo giorno dell’undicesimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta all’ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta. Questa modifica consente di anticipare il controllo delle dichiarazioni e, conseguentemente, l’erogazione degli eventuali rimborsi da esso scaturenti. Dall’anno 2025 le dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di Irap possono essere presentate a partire dal 1° aprile, fermo restando il termine del 30 aprile per la disponibilità della dichiarazione dei redditi precompilata. Analoga disposizione è prevista per il modello 770, che potrà essere presentato a partire dal 1° aprile fino al 31 ottobre di ciascun anno. La modifica decorre dall’anno 2025.
Sale a 100 euro soglia minima versamenti Iva
Ampliamento da 25 euro a 100 euro della soglia dei versamenti minimi dell’Iva e delle ritenute sui redditi di lavoro autonomo. Lo prevede una bozza del decreto legislativo fiscale sugli adempimenti in esame oggi in Cdm. Passa da «50 mila lire», diventati 25 euro circa, «a 100 euro» la soglia per i versamenti minimi Iva e delle ritenute da lavoro autonomo da pagare entro il 16 dicembre. «Il versamento delle ritenute operate nel mese di dicembre è comunque effettuato entro il giorno 16 del mese successivo», si aggiunge.
Più dati nel cassetto fiscale
Si rafforzano i contenuti conoscitivi del cassetto fiscale. L’agenzia delle entrate mette a disposizione dei contribuenti, all’interno di apposita area riservata, servizi digitali per la consultazione e l’acquisizione di tutti gli atti e le comunicazioni gestiti dall’Agenzia delle entrate che li riguardano, compresi quelli riguardanti i ruoli dell’Agenzia delle entrate-Riscossione relativi ad atti impositivi emessi dall’Agenzia delle entrate.
Tutelare contribuenti, sanzioni proporzionali
«Alle misure di contrasto dell’elusione e dell’evasione fiscale e alle sanzioni tributarie» si applicherà il principio di proporzionalità. Lo prevede la bozza del decreto attuativo della delega fiscale che modifica lo Statuto del contribuente e che oggi sarà all’esame del Cdm. «Il procedimento tributario bilancia la protezione dell’interesse erariale alla percezione del tributo con la tutela dei diritti fondamentali del contribuente, nel rispetto del principio di proporzionalità», si legge. «In conformità al principio di proporzionalità, l’azione amministrativa deve essere necessaria per l’attuazione del tributo, non eccedente rispetto ai fini perseguiti e non limitare i diritti dei contribuenti oltre quanto strettamente necessario al raggiungimento del proprio obiettivo», aggiunge il testo.