22 Novembre 2024

Fonte: La Repubblica

economia

L’aspetto positivo è che per oltre la metà del campione non ci sono stati peggioramenti del potere d’acquisto, ma l’austerity colpisce anche gli animali da casa. Ci si indebita anche per pagare le cerimonie

“Quasi la metà delle famiglie non riesce a far quadrare i conti”. Lo dice l’Eurispes nel Rapporto Italia 2017, nel quale spiega che “il 48,3% non riesce ad arrivare alla fine del mese”, con un incremento “di circa un punto percentuale rispetto all’anno scorso, dove si registrava un 47,2%”. E’ uno dei tratti della difficoltà degli italiani persistente nonstante la timida ripresa economica, che non basta: circa una persona su quattro afferma di sentirsi “abbastanza” (21,2%) e “molto” (3%) povero”. Alla base dello sprofondare nella povertà ci sono la perdita del lavoro (76,7%), il seguito di una separazione o un divorzio (50,6%), una malattia propria o di un familiare (39,4%)”. Ma tra le ragioni c’è anche “la dipendenza dal gioco d’azzardo (38,7%)” e “la perdita di un componente della famiglia (38%)”.

Austerità per Fido
Situazioni di fronte alle quali scattano rimedi anche estremi: sebbene la maggior parte degli italiani non abbia accusato una riduzione della capacità di spesa (51,5% contro il 48,5% che invece ha lamentato una perdita), “òascia riflettere il dato secondo cui sono aumentati i soggetti che hanno ridotto le spese mediche (38,1% contro 34,2%)”, sottolinea lo studio. In generale, viene spiegato, “nel corso dell’anno si è comunque risparmiato su pasti fuori casa (70,9%), estetista, parrucchiere, articoli di profumeria (66,2%), viaggi e vacanze (68,6%)”. Anche gli animali domestici pagano l’austerity: il 33% degli italiani ha almeno un animale domestico in casa, ma a causa della crisi economica questa percentuale è calata del 10% rispetto al 2016, ed è diminuita anche la spesa per nutrire e curare gli animali.

Debiti per la cresima
Il Fisco resta un fardello e “òa maggior parte degli italiani (62,5%) è convinta che le tasse non si siano abbassate nell’ultimo periodo”. Di fronte alla necessità di sostenere le spese, si ricorre ai debiti: ha bussato alle porte della banca per chiedere un prestito il 28,7% delle famiglie, ma nel 7,8% dei casi non è stato concesso. Negli ultimi tre anni “il motivo più frequente risulta essere il mutuo per l’acquisto della casa (il 46,8%). Seguono poi la necessità di pagare debiti accumulati (27,6%), il bisogno di saldare prestiti contratti con altre banche/finanziarie (17,9%)”, che arriva a pari merito con “il dover affrontare spese per cerimonie (17,9%)”. C’è poi un altro 10,9% che ha chiesto un prestito per cure mediche e infine un 2,2% che vi ha fatto ricorso per potersi pagare le vacanze.

Il ritorno a casa
In alcuni casi, pagare l’affitto o il mutuo pesa e allora per andare avanti c’è chi deve tornare indietro, sotto un unico tetto con mamma e papà. “Molti hanno dovuto mettere in atto strategie anti-crisi come tornare a casa dai genitori (13,8%)”, o “in quella dei suoceri”, si legge nel Rapporto Italia 2017. Quindi tra gli intervistati da Eurispes, su un campione stratificato, oltre uno su dieci ha fatto marcia indietro.

La tavola è tricolore
Tra le altre cose, Eurispes indaga i consumi alimentari e dice che per il 74,1% gli italiani, nel carrello della spesa, prediligono il made in Italy, e in oltre la metà dei casi (59,3%) i prodotti locali, i cosiddetti a km zero, e quelli con marchio Dop, Igp, Doc (53,1%). Ancora più numerosi i cultori del fresco a tavola: l’80,4% degli italiani dichiara di scegliere l’agroalimentare di stagione.

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