22 Novembre 2024

Fonte: Sole 24 Ore

di Stefania Arcudi

La trattativa sui dazi Usa-Cina, più fredda del previsto, e l’accelerazione della procedura di impeachment contro il presidente Trump restano sotto i riflettori. A Piazza Affari bene Unicredit e Unipol, prese di beneficio su Ferragamo. Petrolio stabile in attesa dell’Opec, spread poco mosso in area 177 punti


Avvio in rialzo per le Borse europee nell’ultima seduta della settimana, con gli investitori che da un lato tengono d’occhio le evoluzioni del braccio di ferro Usa-Cina sui dazi, dopo che ieri il presidente americano Trump ha detto che il dialogo procede, e dall’altro attendono notizie sull’occupazione americana (il dato di novembre sarà diffuso nel primo pomeriggio italiano). Parigi sale dopo, il dato stabile sul deficit commerciale, e Francoforte snobba il calo della produzione industriale (-1,7% a ottobre, sotto le attese).
Dopo il calo di ieri, torna a salire Milano, mentre restano sotto i riflettori le tensioni sulla manovra, con lo scontro sulle tasse a tenere banco (lo spread è stabile a 177 punti, come la chiusura precedente).

A Milano ancora in rialzo Moncler, banche poco mosse
Sul FTSE MIB continua a correre Moncler, nella seduta precedente in rally sull’interesse del colosso francese del lusso Kering, e sono positive Unipol e Pirelli. In coda al listino principale, dove comunque mancano spunti significativi, ci sono Salvatore Ferragamo, che alla vigilia aveva guadagnato più del 7%, e le utility. Banche in territorio positivo, con Unicredit, Ubi Banca e Bper tra le migliori, poco mossa invece Fiat Chrysler Automobiles, nonostante la bagarre con il Fisco, che chiede tasse arretrate per 1,5 miliardi sulla ristrutturazione di fine 2014, dopo l’acquisto di Chrysler.

Spread stabile in area 177 punti
Andamento stabile per lo spread tra BTp e Bund sul mercato secondario dei titoli di Stato Mts. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005383309) e il pari scadenza tedesco apre la seduta a 177 punti base, stesso valore di ieri. Ora si muove leggermente al ribasso a 176 punti. Rendimento del BTp decennale benchmark in lieve calo a 1,47% dall’1,48% della vigilia.

Greggio sotto i riflettori in attesa dell’Opec, euro poco mosso
Il petrolio è piatto dopo che i Paesi Opec hanno acconsentito, in linea di principio, a nuovi tagli della produzione nel primo trimestre 2020 per sostenere i prezzi. Le riunioni proseguono oggi e, nel frattempo, il future gennaio sul Wti, scende dello 0,12% a 58,36 dollari al barile, mentre il Brent a febbraio vale 63,33 dollari (-0,09%).
Sul mercato valutario, l’euro è in rialzo e vale 1,1107 dollari (1,1094 ieri), mentre contro yen vale 120,689(120,69 ieri). Il dollaro/yen è a 108,654.

Tokyo chiude in leggero rialzo
La trattativa sui dazi Usa-Cina, più fredda del previsto, e l’accelerazione della procedura di impeachment contro il presidente Trump hanno reso nervosi ieri i mercati occidentali e oggi la Borsa di Tokyo ha reagito chiudendo con un leggero rialzo (+0,23%).
Tutto questo mentre Saudi Aramco ha raccolto 25,6 miliardi di dollari con l’Ipo, mettendo a segno un nuovo record e superando quella di Alibaba che con la sua quotazione nel 2014 raggiunse i 25 miliardi di dollari. Il colosso petrolifero saudita ha spuntato il prezzo massimo di 32 riyal per azione a una valutazione di 1.700 miliardi di dollari. Il totale degli ordini ha raggiunto i 119 miliardi di dollari.

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