23 Novembre 2024
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Per Europee e amministrative si voterà in due giorni: costi in più per 26,7 milioni

Il 2024 sarà l’anno delle elezioni. In Italia saranno milioni i cittadini che dovranno recarsi alle urne per i diversi appuntamenti elettorali. Il Governo ha deciso che le consultazioni si svolgeranno in due giorni (anziché uno come prevede una regola risalente al 2013): sabato e domenica per le Europee, domenica e lunedì per le amministrative. Lo stabilisce la bozza di decreto che arriva in Consiglio dei ministri di martedì 16 gennaio: una scelta che comporta maggiori costi per 27,6 milioni. Il testo contiene anche un’altra novità: passa da due a tre il limite di mandati consecutivi per i sindaci di città fino a 15mila abitanti.

Per le Europee al voto sabato e domenica
Per le cinque elezioni regionali e per quelle comunali si andrà a votare domenica (dalle 7 alle 23) e lunedì (dalle ore 7 alle ore 15). Per le Europee, invece, urne aperte dalle ore 14 alle ore 22 di sabato 8 e dalle ore 7 alle ore 23 di domenica 9 giugno.
>In caso di svolgimento contemporaneo di elezioni europee e regionali o comunali, per lo scrutinio si dà priorità alla consultazione Ue per poi procedere (dalle 14 di lunedì) allo spoglio delle schede per le elezioni regionali e passando poi, senza interruzione, a quello dei sindaci e dei consigli comunali e circoscrizionali.

Onorari maggiorati del 30%
La doppia giornata di voto comporterà costi aggiuntivi: 27,68 milioni di euro, di cui più della metà (15,14 milioni) per gli onorari spettanti ai componenti degli uffici elettorali che, «in considerazione del prolungamento delle operazioni di votazione», vengono maggiorati del 30%.

Tre mandati di fila per sindaci fino a 15mila abitanti
L’altra novità riguarda i sindaci dei Comuni con più di 5mila abitanti e fino a 15mila: potranno candidarsi per un terzo consecutivo mandato, dove ora vige il limite di due mandati di fila. Il provvedimento modifica l’articolo 51 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, eliminando inoltre i limiti (ora di 3 mandati consecutivi) per i sindaci dei Comuni fino a 5mila abitanti. La norma precisa che i mandati svolti o in corso all’entrata in vigore del decreto si computano per l’applicazione delle disposizioni.

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