Fonte: La Republica
di Roberto Petrini
Il tema fatica a trovare spazio nel novero di promesse che i partiti stanno avanzando. La soluzione proposta dalla Associazione per la legalità e l’equità fiscale
Dal Fondo monetario che invita a non invertire la marcia sulle riforme ai vescovi che chiedono ai partiti di astenersi da promesse irrealizzabili, crescono i richiami alla concretezza della campagna elettorale in corso. Ed in effetti nel mare di promesse sono i temi più concreti che latitano e non riescono ad emergere con la dovuta forza. Uno di questi è quello dell’evasione fiscale: tutti sanno che siamo ben sopra i 100 miliardi. Berlusconi dice che sparirà automaticamente quando le aliquote si saranno abbassate, in pochi quantificano, come ha fatto Grasso, un obiettivo (50 miliardi). Ma le ricette faticano a conquistare la scena.
Eppure le idee ci sono. E vale la pena proporle all’esame dell’opinione pubblica e al dibattito degli esperti. In uno studio, realizzato per Lef, l’Associazione per la legalità e l’equità fiscale, Oreste Saccone, propone una lotta all’evasione in 12 mosse. Tanto concrete che vale la pena riassumerle nel Diario dei programmi”.
- Adozione generalizzata e obbligatoria della fattura elettronica da inviare all’Agenzia delle entrate;
- Trasmissione in tempo reale all’Agenzia delle entrate dei corrispettivi delle transazioni da parte di tutto il commercio al minuto;
- Tracciamento obbligatorio di tutti i pagamenti (bonifici, Pos, carte di credito);
- Applicazione di una ritenuta d’acconto, anche bassa del 4-5 per cento, da parte delle banche su tutte le operazioni commerciali;
- Potenziamento indagini bancarie: dare la possibilità ai controlli di accedere a saldi e movimenti complessivi;
- Ridurre i benefici sanzionatori in caso di adesione, acquiescienza, mediazione, conciliazione e ravvedimento operoso;
- Presunzione di redditi per un biennio per le categorie più a rischio;
- Divieto di condoni e sanatorie;
- Proroga termini di accertamento in caso di fattispecie penale segnalata dalla Guardia di Finanza;
- Chiusura degli esercizi in base di mancato rilascio di ricevute e scontrini fiscali;
- Più mezzi, personale e autonomia per l’Agenzia delle entrate;
- Promozione della cultura della legalità fiscale.