8 Settembre 2024
ilva Taranto

«Mi piacerebbe fare quello che abbiamo fatto con Mps», dice la presidente del Consiglio ospite di Porta a Porta, in onda stasera su Rai 1

L’ex Ilva «è tutt’altro che un’azienda spacciata, c’è un mercato per l’acciaio di qualità in Europa». Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ospite di Porta a Porta, in onda stasera su Rai 1. «L’amministrazione straordinaria – sostiene la premier – era l’unica scelta possibile, il commissariamento ti consente di esaminare la correttezza delle scelte fatte dal privato», ArcelorMittal, «e ci consente di trovare altri soggetti privati che vogliano investire su Ilva».

Diversi investitori si sono fatti avanti
«Se la domanda è: volete statalizzare Ilva? La risposta è che io non voglio statalizzare, ci sono tutti i margini per trovare investitori privati che abbiano davvero interesse a far camminare questa azienda. Mi piacerebbe fare quello che abbiamo fatto con Mps», anche se «è una situazione completamente diversa. L’abbiamo risanata, la banca ha ricominciato a fare utili, lo Stato ha venduto una parte delle sue quote e i cittadini hanno visto rientrare una parte dei soldi spesi per salvare la banca. E piano piano lo Stato uscirà». Anche per l’ex Ilva «vorrei dimostrare che siamo consapevoli della forza che questa azienda può avere, ma ci servono partner che abbiano voglia di farla crescere con noi». Quando Bruno Vespa le chiede se questi partner ci siano anche in Italia, Meloni risponde: «Ci sono, ci sono diversi investitori possibili che si sono fatti avanti. Nel minore tempo possibile valuteremo le proposte migliori».

Patto stabilità, con nuove regole su deficit 35 mld da spendere
«Con le regole del vecchio Patto quello che veniva chiesto all’Italia era un avanzo dello 0,25%, non un deficit al 3%, quindi non passiamo da un possibile sforamento al 3% ad uno all’1,5%, passiamo da meno 0,25 di avanzo ad 1,5% possibile e questo vale 35 miliardi in più l’anno che possiamo spendere in sanità, scuola, eccetera». Lo dice la presidente del Consiglio sulle accuse delle opposizioni di aver sottoscritto un Patto di stabilità con regole peggiorative per il nostro Paese.

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