21 Novembre 2024

Fonte: La Stampa

Il presunto assalitore è un giovane allontanato in passato dall’istituto perché minacciava i compagni. Trump: «Nessuno dovrebbe sentirsi insicuro nelle scuole americane»

Torna nel giorno di San Valentino la paura e il terrore in una scuola superiore della Florida. E si consuma ancora una volta un dramma già vissuto, con una sparatoria che fa almeno diciassette morti e quattordici feriti, per mano di un ex studente di 19 anni. Le vittime sono altri ragazzi e docenti. L’enorme campus della Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland, che conta fino a 3.000 studenti, brulica ancora di giovani con le mani alzate che lasciano gli edifici scortati dalle forze dell’ordine intervenute in maniera massiccia, quando si comunica che il sospetto – che ha compiuto la strage con un fucile semiautomatico- è stato fermato, dopo ore di angoscia. A dargli la caccia erano arrivati anche agenti delle teste di cuoio armate fino ai denti facendo irruzione nei diversi edifici.

Il giovane arrestato era stato cacciato dalla scuola
Il giovane arrestato si chiama Nicholas Cruz, 19 anni. Jim Gard, docente di matematica alla Marjory Stoneman Douglas High School ha dichiarato al “Miami Herald” che Cruz aveva frequentato il suo corso l’anno scorso ma era stato allontanato «perché minacciava gli altri studenti». Il giovane viene descritto come un «ragazzo difficile». Alcuni testimoni hanno riferito che quando ha aperto il fuoco indossava una maschera a gas. Poi è emerso che aveva avuto contatti tramite i social media con diversi gruppi legati alle armi e che ha partecipato a diverse chatroom su YouTube sulla produzione di bombe, riferisce Fox.

Le urla e gli spari in classe
In un video girato da uno studente con uno smartphone in una classe del liceo si sentono le urla di terrore di ragazzi e ragazze e dell’insegnante. Tutti si buttano a terra per cercare riparo tra i banchi. Oltre una decina i colpi esplosi, in due riprese e a ripetizione. «O mio Dio!», si sente urlare più volte, mentre si vede uno studente immobile a terra.

Da inizio anno 18 sparatorie in scuole Usa
Nei primi 45 giorni del 2018 sono già avvenute 18 sparatorie nelle scuole statunitensi. L’organizzazione no-profit per il controllo delle armi `Everytown for Gun Safety´ ne ha registrate 17 sul suo sito web prima dell’attacco in Florida. Solo dall’inizio dell’anno sono avvenute tre sparatorie in tre diverse scuole del Texas, due in California, due in Michigan e altre dieci in altri stati americani. Solo in otto di questi casi non ci sono stati morti e in due episodi si è trattato di suicidi, quindi senza l’intento di fare altre vittime.

Trump: “Nessuno dovrebbe sentirsi in pericolo in una scuola americana”
Il presidente Donald Trump in un tweet ha espresso le sue condoglianze e dichiarato che «nessuno studente o insegnante dovrebbe sentirsi in pericolo in una scuola americana».

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