23 Novembre 2024

Fonte: Huffington Post

Falso allarme bomba in scalo Fiumicino per auto sospett

di Claudio Paudice

Giornata di paura e falsi allarmi bomba in Europa. Da Parigi a Milano, da Ventimiglia a Londra, in molte città si sono registrati episodi che fotografano lo stato di agitazione in cui è caduto il Vecchio Continente dopo i recenti attacchi in Baviera e a Nizza. L’ultimo in ordine di tempo a Milano dove è stata evacuata la stazione ‘Centrale’ della metropolitana e sospesa la circolazione delle linee 2 e 3. L’allarme è scattato dopo il ritrovamento di un ‘pacco sospetto’. Sul posto è intervenuto il personale della polizia che ha provveduto a evacuare la stazione della metropolitana e ha successivamente scoperto una semplice scatola di legno con all’interno una autoradio e una batteria da 12 volt. Il ministro dell’Interno Alfano ha parlato all’Ansa di “finalità allarmistiche”.
Il senso di insicurezza ha fatto presa sul Vecchio Continente. Tutta la giornata è stata scandita da falsi allarmi prima lanciati e poi prontamente rientrati, all’indomani della strage sfiorata ad Ansbach dove un siriano si è fatto esplodere nei pressi di un un concerto ferendo quindici persone. L’uomo, che in un primo momento non sembrava legato allo Stato Islamico, si è rivelato essere un “soldato” dell’Isis, secondo quanto ha comunicato l’agenzia Aamq: “Ha condotto l’operazione rispondendo agli appelli colpire e paesi della coalizione che combattono lo stato islamico”. Notizie confermate anche dal governo bavarese che ha reso noto il “giuramento di fedeltà” all’Isis registrato in un video trovato nell’abitazione del 27enne siriano.
Prove chiare di un legame diretto con lo Stato Islamico che alimentano il senso di incertezza, perché non sempre si riesce a distinguere la vicinanza a posizioni fondamentaliste da disturbi mentali. Come quelli di cui soffriva Ali Sonboly, l’autore della strage al Mc Donald’s a Monaco di Baviera, dove hanno perso la vita nove persone. O quelli del 21enne siriano che ha ucciso una donna a colpi di machete in un negozio kebab a Reutlingen, sempre in Germania.
24 ORE DI FALSI ALLARMI IN EUROPA
In mattinata a Ventimiglia, in provincia di Imperia, è stato chiuso il mercato coperto dopo l’arrivo di una telefonata anonima con accento arabo che annunciava la presenza di un ordigno. Gli investigatori, che stanno cercando di capire se l’autore sia lo stesso delle due telefonate a due istituti bancari vicini al mercato, non escludono il gesto di un mitomane.
Anche a Parigi una linea della metropolitana è stata chiusa per tre ore in seguito alla scoperta di una bomba finta. Secondo il quotidiano Le Parisien, una squadra di artificieri è intervenuta dopo il ritrovamento di uno zaino sospetto presso la stazione di Porte d’Italie, sulla linea 7. Il contenuto dello zaino si è poi rivelato essere un’antenna per walkie-talkie e fili rossi con nessun esplosivo attaccato.
Altro allarme all’aeroporto di Fiumicino a Roma scattato intorno alle 12:40 per un’auto sospetta, una Fiat Panda contenente all’interno dei borsoni, lasciata in sosta al piano Arrivi di fronte ai parcheggi Multipiano “B”. Gli artificieri della Polizia di frontiera, alla presenza dei vigili del fuoco e di soccorso, hanno fatto “brillare” con una micro carica esplosiva prima il vetro posteriore, quindi il borsone che si trovava nel bagagliaio. All’interno solo indumenti ed effetti personali del proprietario dell’auto.
Paura anche Oltremanica: a Londra è stata evacuata la fermata della metropolitana Golden Greens dopo le segnalazioni di un’automobile abbandonata mentre la fermata di North Wembley è stata chiusa e poi riaperta per la presenza di fumo in una carrozza di un convoglio sulla Bakerloo Line.
Non è finita: a Bruxelles un 15enne si è affacciato dalla finestra di un edificio su piazza Saint-Denis, a Forest urlando di essere un terrorista e di essere armato di un kalashnikov. Il ragazzo è stato poi fermato e un finto kalachnikov è stato ritrovato al secondo piano dell’edificio.
In Polonia, dove l’attenzione è altissima per la visita di mercoledì di Papa Francesco alla Giornata mondiale della Gioventù, è stato arrestato un cittadino iracheno con l’accusa di possedere delle “tracce” di sostanze esplosive, a pochi giorni dalla visita del Papa per la Giornata mondiale della Gioventù in programma a Cracovia.
Il Tribunale di Lodz ha confermato il fermo effettuato la settimana scorsa – prolungando la custodia cautelare a due mesi mentre proseguono le indagini: se condannato per possesso di esplosivi, l’uomo rischia fino ad otto anni di carcere. “Al momento non vi sono elementi per un’accusa di terrorismo” ha spiegato il procuratore. Secondo al stampa polacca l’uomo, un 48enne, era arrivato in Polonia due settimane fa dopo essere stato espulso dalla Svezia; in precedenza era vissuto in Svizzera per diversi anni.

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