24 Novembre 2024

Poco più che ventenne ha fondato GoStudent, piattaforma di elearning online che offre insegnanti qualificati

“Nelson Mandela una volta disse: “L’educazione è lo strumento più potente per cambiare il mondo”. E io ci credo profondamente. Ciò che impariamo condiziona le nostre vite. L’istruzione combatte la disuguaglianza e permette di costruire un mondo più giusto. Mi batto perché grazie alla tecnologia questo sia possibile per tutti”. Ecco il Felix Ohswald pensiero che ha soli 27 anni e punta a disegnare la scuola del futuro.
Nel 2016, poco più che ventenne ha fondato GoStudent, piattaforma di elearning online che offre insegnanti qualificati (“ho capito presto l’importanza di un docente”) e un piano di studio su misura per oltre 30 materie. Ma non si tratta di ripetizioni che servono solo per superare gli esami a settembre, è qualcosa di più complesso.
“C’è un trend in atto nel mondo della scuola. Fra 10 anni sarà sempre più ibrida: lezioni al mattino in classe, ripetizioni al pomeriggio online. Un modello didattico più innovativo, inclusivo e personalizzato. È però necessario che scuola ed enti privati si impegnino a cooperare maggiormente tra loro. Il pubblico da solo non ce la fa. La strada si chiama partnership tra pubblico e privato, PPP, ed è la strada per svilluppare i talenti, combattere l’analfabetismo e risolvere le disuguaglianze”.
Go Student è oggi la società EdTech più valutata in Europa. Vale 3 miliardi di euro, è presente in oltre 20 Paesi, del vecchio continente e oltreoceano. Ha raccolto più di 590 milioni di euro. Ha 2mila dipendenti, 20 mila insegnanti freelance. Ogni mese sulla piattaforma sono prenotate 1 milione e mezzo di lezioni. Ecco, dietro questi numeri c’è un giovane matematico con la passione per il sapere e la voglia pazza di lasciare un segno nel mondo.
Bambino prodigio, una grande passione per lo studio, un nonno insegnante di scienze che lo ispira, scopre il suo talento e lo sostiene. “Mi ha spinto fin dall’infanzia ad appassionarmi alla matematica, al gioco degli scacchi e al pensiero logico e strutturato. Prendeva le teorie scientifiche e le applicava a situazioni reali, insegnandomi a superare le sfide e a risolvere i problemi col ragionamento. Mentre gli altri bambini avevano un atteggiamento ludico e volto al divertimento, io cercavo di scomporre e analizzare i giochi per conoscerne i segreti ed eccellere. Ero affascinato dalla logica che sta dietro ogni cosa. Ho applicato lo stesso principio a tutti i miei studi”.
A 21 anni Ohswald ha già due lauree in matematica. “A 14 anni, contemporaneamente alle scuole superiori, ho iniziato a seguire i corsi di  matematica all’Università di Vienna. Crediti e titolo me li hanno dati dopo il diploma. A 18 anni mi sono trasferito nel Regno Unito per conseguire una seconda laurea all’Università di Cambridge. Infine, nel 2016, ho completato i miei studi con un master in finanza quantitativa all’ETH di Zurigo”.
“Proprio durante il master, mio fratello minore Moritz ha iniziato a suggerire ai suoi compagni di scrivermi su Whatsapp in caso di difficoltà in matematica. Ero felice di dare una mano, ma al tempo stesso sorpreso di quanti studenti cercassero un supporto extra-scolastico.  Mi è si è accesa una lampadina in testa”.
Intuito il bisogno, capisce che per risvegliare la  passione per lo studio e rendere l’istruzione di qualità più accessibile ci vogliono insegnanti preparati e coinvolgenti. Ed è proprio qui che nasce l’idea di GoStudent. Ne parla con l’amico Gregor Müller, laurea in Business Administration e un’azienda già avviata alle spalle,  oggi co-fondatore e Coo di GoStudent. “Perché non creiamo una piattaforma di e-learning con cui gli studenti possano avere accesso ai migliori insegnanti e ricevere un supporto individuale?”.
Aprono il loro primo ufficio nel seminterrato di una scuola di vela a Vienna. Inizialmente GoStudent è un servizio gratuito, strutturato come una chat in cui rispondono alle domande degli studenti col supporto di insegnanti convenzionati. Presto i due capiscono che non possono andare avanti cosi, serve un business model che funzioni.
“Nel 2019 un investitore si è tirato indietro il giorno prima della firma del contratto. Questa disavventura ci ha insegnato una lezione preziosa sulla resilienza e sul non dare mai nulla per scontato. Lì abbiamo capito quanto fosse fondamentale avere un modello di business redditizio, scalabile e sostenibile sul lungo termine”. Cambio di rotta: i due decidono di rivolgersi ai genitori, anzichè ai ragazzi e di rendere il servizio a pagamento. “GoStudent si è evoluta in una vera e propria piattaforma di video-lezioni 1:1 con professori fantastici”. Funziona cosi: si sottoscrive un abbonamento. I pacchetti disponibili sono da 6 a 36 mesi. La frequenza è di 1-10 lezioni a settimana. I prezzi variano in base alla durata del pacchetto: maggiore è la durata, minore è il costo della singola lezione. Ogni sessione è di 50 minuti. Oltre 30 le materie disponibili.
Felix crede moltissimo nell’istruzione online. E a supporto ti porta i numeri. “Da uno studio condotto da Research and Markets si stima che il mercato globale dell’istruzione online raggiungerà 585 miliardi di dollari entro il 2027, rispetto ai 270 miliardi del 2021”.
La sua visione è quella di una scuola del futuro ibrida e di un futuro sempre più PPP (Partnership tra pubblico e privato).  Felix gira l’Europa, dal Tedx di Atene, al Web Summit di Lisbona. Sarà a Italian Tech Week (29-30 settembre) a Torino per raccontare la sua visione.
“I governi e i sistemi scolastici pubblici spesso non hanno il potere di introdurre cambiamenti dirompenti da soli. Hanno bisogno di partner privati a cui appoggiarsi. Così si distribuiscono rischi e spese, si creano nuove infrastrutture e si acquisiscono materiali e tecnologie in tempi più rapidi, promuovendo sviluppo locale e innovazione”.
E per farti capire la sua visione ti chiede di immaginare di vivere in una città chiamata Belo Horizonte, in Brasile. Di lavorare e fare di tutto per dare ai tuoi figli educazione e futuro. “Nel 2011 mancavano edifici scolastici. 11mila bambini erano in lista d’attesa per iscriversi a scuola. Le risorse a disposizione potevano soddisfare solo il 35% della domanda. Grazie a una PPP, il comune di Belo Horizonte è riuscito a costruire e attrezzare 32 nuove scuole dell’infanzia e 5 primarie in tempi rapidissimi. Cosi 18.000 bambini provenienti da aree a basso reddito hanno potuto andare a scuola.  Dal Brasile al Nevada. Nel 2021 Connecting Kids, esempio di PPP, ha lavorato per garantire una connessione internet al maggior numero di studenti, il più rapidamente possibile. Oggi quasi mezzo milione di studenti del Nevada ha accesso a un computer e a un collegamento internet in casa”.
Felix sogna di contribuire al futuro dell’istruzione, permettendo a ogni bambino di esprimere il proprio potenziale. “È una missione ambiziosa lo so, ma è la luce guida dei miei giorni. Alla frase di Nelson Mandela: “l’educazione è lo strumento più potente per cambiare il mondo”, noi possiamo aggiungere un punto di discussione. La partnership tra pubblico e privato può cambiare il mondo dell’istruzione oggi”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *