19 Settembre 2024

Fonte: La Repubblica

barricate-immigrati

di Brunella Torressin

Il prefetto della città estense aveva requisito l’ostello di Gorino per ospitare undici donne e otto bambini, ma gli abitanti avevano bloccato le strade per impedire l’accesso del bus. Trovata nella notte una diversa soluzione

La Lega Nord di Ferrara l’aveva annunciato fin dal mese di agosto: contro i profughi, alzeremo le barricate. Ed è accaduto ieri sera. Una protesta clamorosa contro la decisione, annunciata da tempo ma notificata nel pomeriggio, di ospitare gente scappata dalle guerre e dalla carestia da parte di diversi cittadini di Gorino e della vicina Goro, che hanno eretto dei blocchi stradali per bloccare il convoglio, scortato dalle forze dell’ordine.
La protesta in qualche modo ha sortito il suo effetto, dopo la mediazione raggiunta con prefettura, carabinieri e polizia. Con l’intervento del sindaco di Ferrara e di altri comuni della provincia i profughi sono stati dirottati, temporaneamente, ad altre strutture della provincia ferrarese, senza soluzioni di forza, come si era ventilato in un primo tempo.
I manifestanti avevano posizionato bancali di legno in tre punti d’accesso al paesino del Delta del Po per contrastare la decisione di requisire parzialmente l’ostello bar Amore-Natura. «Tenuto conto della saturazione delle strutture già funzionanti», aveva spiegato la Prefettura in una nota nell’annunciare la misura – è stata decisa la requisizione per ospitare intanto 11 donne, cui si dovranno aggiungere a breve altre sette persone, per un totale di 18 di un «gruppo di migranti assegnato alla provincia di Ferrara».
Immediata la sollevazione di alcuni decine di residenti dei due paesi affacciati sull’Adriatico, con i quali è stata avviata la mediazione, anche per evitare che la tensione aumentasse, che ha portato al dirottamento del gruppo di donne destinate all’ostello. Il prefetto Tortora aveva spiegato che la requisizione «ha carattere eccezionale straordinario» e aveva rivolto un appello «ad amministrazioni pubbliche, associazioni di volontariato e strutture ecclesiastiche affinché offrano ogni collaborazione», anche per «ulteriori esigenze», verosimili «anche a breve». Collaborazione arrivata in tempo brevissimo.
Il titolare dell’ostello, Filippo Rubini, ha detto alla Nuova Ferrara che una settimana fa, contattata, la struttura si era detta non disponibile ad accogliere i profughi ma che poi la situazione si era concretizzata con l’annuncio dell’arrivo a poche ore dal trasferimento.
Goro è un comune di meno di 4000 abitanti, che ha dato i natali alla cantante Milva.  Vive di pesca, ed è tra i maggiori esportatori di vongole in Europa. E’ amministrato da una lista civica, e il sindaco, dal 2011, è Diego Viviani. La decisione di requisire parzialmente l’ostello bar Amore-Natura, “tenuto conto della saturazione delle strutture già funzionanti”, ha spiegato la Prefettura con una nota ufficiale, è per ospitare 11 donne, “gruppo di migranti assegnato alla provincia di Ferrara”. Il prefetto ha precisato che la requisizione “ha carattere eccezionale straordinario”, rivolgendo un appello “ad amministrazioni pubbliche, associazioni di volontariato e strutture ecclesiastiche affinché offrano ogni collaborazione”, anche per “ulteriori esigenze”, verosimili “anche a breve”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *