Dalle panchine rosse al vino delle donne e poi musei e parchi archeologici statali gratis per tutte
Nella giornata internazionale della donna sono tantissime le iniziative in tutta Italia per celebrare la donna, senza smettere di ricordare – come fa Unioncamere – che nel mondo delle imprese solo un amministratore su 4 è donna o che, secondo un sondaggio della Federazione CIMO-FESMED su un campione di 1.415 dottoresse, il 75% delle assenze per maternità non viene coperto. Una presa di coscienza di quanta disparità di genere ci sia ancora e che, nel giorno dedicato alla donna, assume un significato più forte.
Di seguito alcune delle iniziative nelle diverse città italiane in questo 8 marzo. L’ingresso nei musei, nei Parchi archeologici e nei luoghi della cultura dello Stato sarà gratuito per le donne, ovunque.
A scuola con gonna e smalto
Tutti a scuola con la gonna e con lo smalto, non con le mimose quindi, ma con il dissenso e lo spirito critico. Parte dal liceo classico Marchesi di Padova l’invito a onorare la Giornata internazionale delle donne con una protesta che rivendichi il diritto al rispetto, a prescindere dall’abbigliamento, e che scardini l’impostazione culturale che colpevolizza chi subisce molestie o violenza. All’invito hanno già risposto anche altri licei cittadini, come il classico Tito Livio e l’artistico Modigliani.
Panchine rosse
Quattro panchine rosse, simbolo del contrasto alla violenza sulle donne, trasformate in opere d’arte da altrettanti pittrici, sono state collocate nei locali del Dipartimento di Ingegneria informatica, automatica e gestionale (Diag) dell’Università ‘La Sapienza” di Roma. Una forte e simbolica presenza in un luogo frequentato da studenti e studentesse che intende testimoniare e sollecitare l’impegno per il valore della dignità delle donne. Oggi le panchine saranno presentate in un incontro che si terrà presso il Diag (ore 11) e nel corso del quale sarà anche affissa una targa che riporta una frase del Presidente Sergio Mattarella: “Dignità è impedire la violenza sulle donne, profonda, inaccettabile piaga che deve essere contrastata con vigore e sanata con la forza della cultura, dell’educazione, dell’esempio”.
Pompei e le SPA delle donne dell’antichità
E’ previsto l’ingresso gratuito per le donne in tutti i luoghi della cultura del Ministero. A Pompei sarà possibile visitare – con ingresso contingentato – alcuni ambienti non sempre accessibili al pubblico per via delle piccole dimensioni, che raccontano storie e abitudini di donne dell’epoca, come il complesso termale privato dei Praedia di Giulia Felice e la sezione femminile delle Terme Stabiane. Il grande complesso delle proprietà di Giulia Felice, situato nei pressi della Palestra Grande, si configurava come una vera e propria “villa urbana” caratterizzata da ampi spazi verdi. Il nome della proprietaria Giulia Felice, lungimirante donna d’affari, ricorre in un’iscrizione dipinta, dopo il disastroso terremoto del 62 d.C sulla facciata (ora al Museo Archeologico Nazionale di Napoli), in cui la stessa annuncia la locazione di parte della sua proprietà.
Firenze e i musei gratuiti per le donne
I musei civici fiorentini e il Museo di Palazzo Medici Riccardi saranno accessibili gratuitamente per tutte le donne. I musei visitabili, aperti con il consueto orario, saranno il Museo di Palazzo Vecchio, monumento simbolo della città, con i capolavori custoditi al suo interno come la Giuditta di Donatello, la Torre di Arnolfo, il Complesso monumentale di Santa Maria Novella e il Museo Novecento. Oltre a questi, il Museo di Palazzo Medici Riccardi, in cui sarà possibile ammirare anche la grande mostra “Benozzo Gozzoli e la Cappella dei Magi”, dedicata al maestro del Rinascimento e al suo rapporto con Firenze, che chiuderà giovedì 10 marzo e sarà quindi visitabile per gli ultimissimi giorni.
Donne del vino
L’Associazione Nazionale Le Donne del Vino presenta il primo corso per la prevenzione del sessismo sul lavoro. Le donne sono minoritarie, nei numeri e nei ruoli, in vigna e in cantina, ma dominano i nuovi settori delle imprese enologiche: commerciale, marketing, comunicazione e turismo. Da questo le Donne del Vino hanno tratto spunto per far conoscere in Italia il primo corso per la “prevenzione del sessismo” cioè di quelle parole, gesti e immagini che creano un ambiente di lavoro poco libero e professionale. L’incontro sarà l’occasione per presentare anche le Giornate delle Donne del Vino 2022 (1°-14 marzo), organizzate in occasione dell’8 Marzo, per trasmettere un messaggio di pace e di speranza per il futuro. L’evento si svolge per la prima volta contemporaneamente in 11 Paesi del mondo: Argentina, Australia, Austria, Cile, Croazia, Francia, Georgia, Germania, Nuova Zelanda, Perù e Usa.
Il camper rosa della polizia
Il camper della polizia di Stato del progetto ‘Questo non è amore’, è ‘itinerante’, con 3 tappe nella capitale, dalle periferie al centro storico: la mattina a San basilio, precisamente in via di Morrovalle, nei pressi del mercato rionale; nel primo pomeriggio a largo Ravizza, nel quartiere Monteverde; in serata, a partire dalle 18 circa, in piazza del Popolo. A bordo del camper l’équipe, specializzata contro la violenza sulle donne, composta dagli psicologi e medici della polizia di stato, dagli investigatori della squadra mobile e dal personale specializzato della divisione anticrimine e dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura di Roma, a cui i cittadini possono rivolgersi per avere informazioni, proporre quesiti, raccontare la propria storia o semplicemente per avere un consiglio. Chi vuole può anche scrivere e lasciare un messaggio in busta chiusa nell’apposita cassetta.
Isernia e le imprenditrici agricole
Il mercato coperto di ‘Campagna Amica’ di Isernia fa da cornice alla Giornata internazionale della Donna. Per questa occasione Coldiretti Donne Impresa offre uno spaccato delle proprie attività messe in campo negli ultimi mesi. Un momento particolare viene dedicato alla cucina tradizionale molisana, grazie alla partecipazione della cuoca contadina di Campagna Amica, Elisa Vitone, che illustra l’antica ricetta della ‘panonta’, un modo originale e sfizioso per utilizzare anche il pane raffermo. Inoltre, per tutte le donne una piantina in regalo.
Donne e lavoro: un passo verso la libertà
“Il lavoro delle donne: libertà dalla violenza e strategia di sviluppo per il Paese” è il titolo del convegno organizzato per la Giornata internazionale della donna, dalla Commissione d’inchiesta del Senato sul femminicidio e sulla violenza di genere. All’evento, nella Sala Capitolare della Biblioteca del Senato (piazza della Minerva, 38) a partire dalle 14.30, partecipano: la presidente della Commissione senatrice Valeria Valente (Pd); la ministra delle Pari opportunità e della Famiglia Elena Bonetti; Linda Laura Sabbadini, direttrice centrale dell’Istat; Paola Profeta dell’Università Bocconi; Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria di Stato per l’Economia e le Finanze; Antonella Veltri, presidente di Di.Re Donne in rete contro la violenza; Anna Manca, presidente della Commissione Donne e parità dell’Alleanza delle cooperative italiane; Lella Palladino, Forum Disuguglianze Diversità; Lella Golfo, presidente della Fondazione Bellisario; Susanna Camusso, responsabile politiche di genere Cgil; Andrea Orlando, ministro del Lavoro. Modera la giornalista Flavia Fratello. L’evento viene trasmesso dalla webtv e dal canale Youtube del Senato della Repubblica.
Ridurre le disparità anche in famiglia
Nuove sfide per ‘Close the Gap – riduciamo le differenze’, la campagna di Coop che vuole promuovere la parità di genere e l’inclusione partita un anno fa. Il focus dell’edizione 2022 è il riequilibrio dei ruoli genitoriali di uomini e donne. Coinvolte tutte le cooperative di consumatori, i dipendenti, i soci e i fornitori di prodotto a marchio .Una sfida duplice. Se in una famiglia entrambi i genitori sono occupati, il 63% del carico familiare grava comunque sulla donna e la recente pandemia ha persino accresciuto le disparità. Ancora nel 2021, in Italia 7 donne su 10 con figli minori di 14 anni hanno avuto problemi nel conciliare gli spazi e i tempi tra vita e lavoro e l’11% delle madri non ha mai lavorato per prendersi cura dei figli. Ma la disuguaglianza da colmare è anche quella che vede i padri impossibilitati a occuparsi dei figli fin dalla loro nascita con solamente pochi giorni di congedo di paternità. Da qui la decisione di Coop di affiancare e sostenere la petizione online Genitori#allapari: aumentiamo il congedo di paternità promossa su Change.org da Movimenta, il laboratorio di attivismo civico e politico, che da tempo sostiene la necessità di andare oltre i 10 giorni di congedo obbligatorio. Al fianco di Movimenta anche la community Papà Pinguino, un collettivo di giovani attivisti, creatori di un dibattito sull’essere padri oggi.