“Il sostegno al governo non è in discussione”. Il giorno dopo la scissione del M5S e l’addio di Luigi Di Maio e nella mattina in cuiDraghi ha parlato alla Camera in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno, Giuseppe Conte chiarisce che il Movimento non intende abbandonare la maggioranza e mettere al rischio l’esecutivo. Perchè, aggiunge, “la scissione è un fatto politico rilevante, ma noi andiamo avanti con i nostri valori e il nostro progetto politico”. Del resto, sottolinea Roberto Fico (che prima del discorso di Draghi ha ufficializzato alla Camera la nascita del nuovo gruppo di Di Maio Insieme per il futuro) “la scissione del ministro degli Esteri è strumentale, è opportunismo politico”.
E proprio la maggioranza, compatta, questa mattina ha dato il via libera alla risoluzione dopo l’intervento di Draghi in Aula: 410 i voti a favore, 29 i contrari e 34 astenuti. “C’è una fondamentale differenza tra due punti di vista: quello mio è che l’Ucraina si deve difendere, che le sanzioni e l’invio di armi servono a questo. L’altro punto di vista è diverso e sostiene che l’Ucraina non si debba difendere: dice no alle sanzioni, no all’invio di armi, la Russia è troppo forte, perchè combatterla”, ha detto Draghi nel suo discorso. Parole accolte dall’applauso dell’Aula di Montecitorio e dalle proteste dei deputati di Alternativa c’è che hanno esposto cartelli con scritto “Stop invio armi”. “L’Italia – ha proseguito Draghi – continuerà a lavorare con l’Unione europea e i nostri partner del G7 per sostenere l’Ucraina, ricercare la pace, superare questa crisi. Questo è il mandato che il governo ha ricevuto dal Parlamento, da voi – ha sottolineato – Questa è la guida per la nostra azione”. E ha aggiunto: “Bisogna fare di tutto per evitare la tragedia di una crisi alimentare nel mondo. Ho sollevato il tema dei concimi 3 mesi e mezzo fa con la Commissione europea e sto ancora aspettando una risposta, e lo solleverò nel prossimo Consiglio europeo”.
Al termine del voto in Aula Draghi si è recato al Quirinale per un pranzo di lavoro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in vista del vertice Ue. Nel pomeriggio il premier presiederà il Consiglio dei ministri.
Conte: “Il sostegno al governo non è in discussione”
Intanto, il presidente del Movimento 5 Stelle rassicura Draghi e gli altri partiti di maggioranza dopo l’addio al partito del ministro degli Esteri Dopo pranzo Conte ha incontrato i vertici del Movimento nella sede del partito. Dopo aver visto Vito Crimi e Roberta Lombardi, ha incontrato Roberto Fico. E proprio il presidente della Camera ha parlato della scissione di Di Maio definendola “strumentale, un’operazione di potere”. E ha proseguito: “Le scissioni sono una grande banalità politica che allontana i cittadini e sono una cosa di ieri. Del passato. Noi ora siamo tranquilli, al lavoro, nella nostra casa.