FISCO
Fonte: Corriere della Sera
Il ministro dell’Economia ha ribadito che l’obiettivo è il miglioramento della «tax compliance», che ha fatto registrare «casi di successo» nei Paesi dove ha preso piede
Il problema dell’evasione fiscale «va risolto alla radice e non con i blitz». Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, in un convegno alla Camera, assicurando che «l’efficientamento della lotta all’evasione sta andando avanti». Il ministro ha ribadito che l’obiettivo è il miglioramento della «tax compliance», quindi l’adempimento spontaneo degli obblighi fiscali da parte del contribuente, che ha fatto registrare «casi di successo» nei Paesi dove tale principio ha già preso piede.«Noi possiamo produrre casi di successo e lo faremo in misura crescente, andando avanti», assicura il ministro.
Il principio della legge di Stabilità
Come si aiuta il contribuente ad avere fiducia nel fisco? Anche dimostrando che l’impegno del governo è quello di «abbattere le tasse in modo permanente e credibile» e che questi «abbattimenti devono essere finanziati da abbattimenti della spesa permanenti e credibili», come prova a fare la legge di Stabilità: sono questi, spiega Padoan, «la composizione e il principio ispiratore» della manovra. Ma poi, con la delega fiscale, bisognerà «muoversi verso una logica di aggiustamento complessivo del trattamento fiscale per la famiglia».
Un buco da 90 miliardi
Secondo l’ultimo rapporto del Mef al Parlamento, l’evasione annua ammonta a oltre 90 miliardi che ogni anno non entrano nelle casse dell’erario per l’evasione e che quindi costringono i `soliti noti´ ad una pressione fiscale ormai intollerabile. Diversi gli interventi in Stabilità per contrastarla e che dovrebbero fruttare, secondo le stime di Padoan, 3,5 miliardi. Ad esempio, le misure sul ravvedimento operoso o sulla reverse charge (che dovrebbe ridurre le frodi sull’Iva), ma anche la rivoluzione sugli scontrini che scompariranno lasciando il posto ai collegamenti diretti e quotidiani tra registratori di cassa e amministrazione (i corrispettivi giornalieri). Oppure la dichiarazione precompilata in arrivo. E la revisione dell’Isee che terrà conto di molti più parametri per verificare l’effettiva ricchezza dei contribuenti che usufruiscono di sconti fiscali (a volte non dovuti). Infine, novità delle ultime ore, ai Comuni andrà una quota pari al 55% delle maggiori somme relative ai tributi statali riscosse a titolo definitivo nonché delle sanzioni civili applicate sui maggiori contributi, riscossi anche questi a titolo definitivo, a seguito dell’intervento del comune cha ha partecipato all’accertamento stesso. Lo prevede un emendamento alla legge di Stabilità approvato in commissione Bilancio alla Camera che fa riferimento alla partecipazione dei comuni al contrasto all’evasione.