19 Settembre 2024

Fonte: La Repubblica

Il nuovo assetto del ministero prevede la creazione di un unico ente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. “Distribuzione dei presidi più equilibrata”. I nuovi istituti e parchi archeologici distribuito tra Roma, Tivoli, Ercolano, Campi Flegrei, Parma e Trieste

Niente più soprintendenze separate e pareri discordi e 10 nuovi musei e parchi archeologici autonomi distribuiti tra Roma,Tivoli, Ercolano, Campi Flegrei, Parma e Trieste. La riforma del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo (MiBACT), varata nel 2014, entra nella seconda fase: le novità sono state illustrate oggi alle commissioni cultura di Camera e Senato dal ministro Dario Franceschini. Il ministro ha annunciato una soprintendenza unica per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, il che permetterà di aumentare i presidi sul territorio passando per esempio per l’archeologia dalle attuali 17 Soprintendenze Archeologiche alle nuove 39 soprintendenze unificate (a cui si sommano le due soprintendenze speciali del Colosseo e di Pompei per un totale di 41). La nuova articolazione territoriale, che secondo il ministro “realizza una distribuzione dei presidi più equilibrata ed efficiente”, ha spiegato, “è stata definita tenendo conto del numero di abitanti, della consistenza del patrimonio culturale e della dimensione dei territori”. E porterà ad un riequilibrio per cui, fa l’esempio, “Una regione popolosa come la Lombardia passerà da due a quattro soprintendenze e una come il Lazio da due a tre”. Il piano del ministro prevede inoltre la nascita di 10 nuovi istituti autonomi, tra musei e siti archeologici.
“Ogni nuova Soprintendenza – ha precisato Franceschini – parlerà con voce unica ai cittadini e verrà articolata in sette aree funzionali (organizzazione e funzionamento; patrimonio archeologico; patrimonio storico e artistico; patrimonio architettonico; patrimonio demoetnoantropologico; paesaggio; educazione e ricerca) che garantiscono una visione complessiva dell’esercizio della tutela, assicurando anche la presenza delle specifiche professionalità”. Per cittadini e imprese, assicura il ministro, sarà così più semplice e rapido rapportarsi con l’amministrazione con una notevole riduzione degli oneri burocratici”. E ancora, ha aggiunto il ministro, le Soprintendenze archivistiche diventano Soprintendenze archivistiche e bibliografiche, risponderanno alla Direzione Generale Biblioteche e potranno avvalersi del personale delle biblioteche statali.

I nuovi istituti che avranno l’autonomia e che si aggiungono ai primi 20 già noti saranno: il Complesso monumentale della Pilotta di Parma (che unificherà in un’unica gestione la Biblioteca palatina, la Galleria Nazionale, il Museo Archeologico Nazionale); i Musei delle Civiltà nel quartiere romano dell’Eur (che unificherà in una sola gestione il Museo Nazionale Preistorico e Etnografico, il Museo nazionale delle arti e tradizioni popolari e il Museo dell’Alto Medioevo); il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (Roma); il Museo Nazionale Romano; il Museo storico e il Parco del Castello di Miramare a Trieste; il Parco Archeologico dell’Appia Antica; il Parco archeologico dei Campi Flegrei (Bagnoli, Baia e Bacoli); il Parco archeologico di Ercolano; il Parco archeologico di Ostia Antica; Villa Adriana e Villa d’Este a Tivoli. “La riforma è ormai a pieno ritmo ed entra nella seconda fase”, ha sottolineato Franceschini nel corso dell’audizione.

I direttori dei nuovi musei e parchi archeologici autonomi saranno selezionati con un nuovo bando internazionale, esattamente come è stato per i primi 20 istituti, ha infine precisato il titolare del Collegio Romano.

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