Fonte: Corriere della Sera
di Annalisi Grandi
Lo scoppio è avvenuto all’interno della centrale nella Bassa Normandia, cinque persone sono rimaste intossicate. Non c’è rischio di contaminazione. Fermato per precauzione uno dei due reattori
Una forte esplosione si è verificata giovedì mattina nella centrale nucleare di Flamanville, nella Bassa Normandia. A riportare la notizia il quotidiano locale «Ouest France». Cinque persone sarebbero rimaste intossicate dopo aver inalato i fumi causati dall’esplosione, «Stanno tutti bene» fa sapere il prefetto Jacques Witkowski. Stando a quanto comunicato dalla Prefettura non ci sarebbe rischio di contaminazione. Sul posto i vigili del fuoco e alcune ambulanze. Uno dei due reattori è stato spento «per precauzione» in seguito all’incidente. Alle 12,15 la prefettura ha annunciato che l’incidente «è finito».
L’esplosione
L’esplosione è avvenuta a causa di un guasto a un ventilatore, intorno alle 10 di mattina, all’interno della sala macchine, ma fuori dalla cosiddetta «zona nucleare». Il prefetto parla di un incidente verificatosi su «un banale impianto elettrico» nel reattore numero uno, un «surriscaldamento sulle guaine dei macchinari che ha poi causato una forte detonazione» e una fuoriuscita di fumo in un comparto «che nulla ha a che vedere con l’area nucleare». Nella stessa area si sarebbe sviluppato anche un incendio. La centrale di Flamanville, di proprietà della EDF (Électricité de France) possiede due reattori da 1300 megawatt ciascuno costruiti nel 1986 e nel 1987. Nel sito è in costruzione anche un terzo reattore, che sarà pronto nel 2018, e che non risulta interessato dall’esplosione. Nel 2015 la questione della sicurezza nella centrale di Flamanville era salita alla ribalta delle cronache quando l’autorità per la sicurezza nucleare francese aveva rilevato anomalie nel serbatoio del nuovo reattore in costruzione, che utilizza una tecnologia nucleare di terza generazione. Sull’incidente è stata aperta un’indagine tecnica.