22 Novembre 2024

Fonte: La Repubblica

di Anais Ginori

L’esecutivo rispecchia la volontà del neopresidente di una compagine di larghe intese composto da gollisti, socialisti, nomi simbolo dell’ecologismo e della società civile: l’europarlamentare Sylvie Goulard, alla Difesa, il sindaco di Lione, Gerard Collomb, agli Interni. Ministri Repubblicani espulsi dal partito

Un governo un po’ meno compatto del previsto (18 nomi, anziché i 15 promessi), con alcuni ministri di sinistra e di destra. Dopo due giorni di consultazioni, Emmanuel Macron ha messo a punto la compagine del nuovo esecutivo guidato dal premier Edouard Philippe.
Poche ore dopo l’annuncio però i membri Repubblicani del governo di Philippe sono stati espulsi dal partito. Secondo quanto comunicato dal segretario generale dei Republicains, Bernard Accoyer, in una nota, l’esecutivo è “un governo provvisorio di confusione”. “Il Paese – si legge –  ha bisogno più che mai di coerenza e di lealtà”. I repubblicani invitano alla “mobilitazione massiccia” in vista delle elezioni legislative dell’11 e 18 giugno.
Questa la compagine annunciata. Ai socialisti vanno due dicasteri di peso: Gérard Collomb e Jean-Yves Le Drian prendono Interno e gli Esteri. Collomb, 70 anni, è sindaco di Lione e uno dei primissimi sostenitori di Macron. Le Drian, 69 anni, attuale responsabile alla Difesa, ha sostenuto Macron durante la campagna elettorale ed è anche l’unico che rimane al governo con il cambio all’Eliseo.
La destra – oltre al premier quarantaseienne Philippe – si aggiudica due ministeri chiave: quello dell’Economia a Bruno Le Maire, 48 anni, ex ministro ai tempi del Presidente Sarkozy, e quello delle Finanze (chiamato ai Conti pubblici) al giovane dirigente della destra Gérald Darmanin, 34 anni.
Nelle ultime ore i nomi di possibili transfughi della destra erano anche altri, alla fine sono forse meno del previsto. I centristi prendono due ministeri: François Bayrou ottiene come previsto il dicastero della Giustizia e Marielle de Sarnez gli Affari europei.
Macron ha scelto alcune delle persone più vicine al movimento En Marche! come l’eurodeputata Sylvie Goulard, 52 anni, che ottiene il ministero della Difesa, o Richard Ferrand, ex socialista e segretario del movimento di Macron, che va al nuovo ministero per la Coesione dei territori.
A parte Goulard, le donne non sono nei ministeri più di peso. Alla fine il segnale rinnovamento più forte viene con i ministri scelti nella società civile con la nomina del popolare attivista Nicolas Hulot, 62 anni, all’Ambiente, oppure l’editrice Françoise Nyssen, fondatrice di Actes Sud, o ancora Jean-Michel Blanquer, attuale direttore della Business School Essec, all’Istruzione. Alla Sanità arriva Agnés Buzyn, famosa ematologa. Al Lavoro, dicastero decisivo per le riforme promesse dal nuovo presidente, un altro nome nuovo: Muriel Pénicaud, 62 anni, ex manager di Danone.
Domani primo Consiglio dei ministri. Il primo Consiglio dei ministri guidato dal premier Edouard Philippe, alla presenza del capo di stato francese Emmanuel Macron, si svolgerà giovedì alle 11. Per il ruolo di primo ministro, il nuovo presidente francese Emmanuel Macron ha scelto Edouard Philippe, che è stato nominato lunedì.

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