Nove economisti su dieci interpellati da quotidiano britannico dubitano sulla tenuta di Roma con i nuovi scenari di politica comunitaria

Nove economisti su dieci interpellati dal Financial Times affermano che l’Italia è il Paese dell’Eurozona che si ritroverà più esposto a una crisi del debito quando nei prossimi mesi la Banca Centrale Europea alzerà i tassi d’interesse e acquisterà meno obbligazioni. Lo rivela un sondaggio pubblicato in prima pagina dal quotidiano economico-finanziario britannico, secondo cui Roma è il Paese del gruppo euro «più a rischio di un sell-off non correlato nei suoi mercati dei titoli di Stato». Il deficit italiano, secondo Ft, dovrebbe scendere dal 5,6% del Pil nel 2022 al 4,5% nel 2023 e al 3% l’anno successivo.
Ma il debito pubblico italiano rimane uno dei più alti in Europa, a poco più del 145% del prodotto interno lordo. La scorsa settimana il rendimento del bond decennale ha superato il 4,6%, quasi il quadruplo del livello di un anno fa e 2,1 punti percentuali sopra il rendimento equivalente dei titoli tedeschi. La premier italiana Giorgia Meloni ha espresso sconcerto per la volontà della Bce di continuare ad aumentare i tassi nonostante i rischi per la crescita e la stabilità finanziaria.

A.N.D.E.
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