Secondo il presidente dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente Stefano Besseghini, il prezzo del gas rimarrà stabile «al netto di eventi non prevedibili» mentre «nel secondo semestre, con la diversificazione» dell’approvvigionamento del gas con l’avvio in primavera del primo rigassificatore, potrà arrivare «un segnale stabile di riduzione»
Se la quiete dopo la tempesta arriverà a stretto giro, già da questo mese o da febbraio, o se invece bisognerà attendere un’inversione di tendenza nel secondo semestre di quest’anno, è ancora difficile da dire. Per ora si sa quello che è accaduto: la fine dello scorso anno è stata caratterizzata da una maggiore spesa per la bolletta del gas. A dicembre per i clienti che sono ancora nel mercato tutelato, l’aumento comunicato dall’Arera è del 23,3% rispetto a novembre. Nonostante i vari risparmi messi in campo, il 2022 ha portato un conto alla famiglia tipo di 1.866 euro con un rialzo del 64,8% sul 2021. Ora due fattori potrebbero giocare a favore di un alleggerimento della pressione sulle tasche delle famiglie: il calo del prezzo del gas sulla piattaforma di Ttf di Amsterdam e il clima mite.
La diminuzione del prezzo del gas e il possibile impatto sulla bolletta già a febbraio
Un fattore da prendere in considerazione è il calo delle quotazioni del gas, anche grazie al price cap deciso dalla Ue. Con il nuovo anno la quotazione ha toccato infatti i 70 euro al megawattora in apertura. Un anno prima era a 73 euro al MWh. Il giorno prima dell’invasione della Russia in Ucraina – e quindi dello scoppio del conflitto che tanto ha influito sull’andamento delle negoziazioni, sul nervosismo dei mercati delle materie prime e sulla volatilità del prezzo – era a 88 euro al MWh. Il giorno dello scoppio della guerra è schizzato a 127 euro al MWh. Mercoledì 4 gennaio il future Ttf ha perso un altro 10%, attestandosi a 65 euro al megawattora, ai minimi dal novembre 2021. In corso di seduta il gas ha perso fino all’11,5%, a 64 euro. Se la tendenza al ribasso dovesse continuare per tutto il mese di gennaio, già febbraio potrebbe registrare una riduzione della bolletta.
Tabarelli (Nomisma Energia): possibile calo del 30% della bolletta del gas di gennaio
A confermare questo scenario è Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia. Nel primo trimestre 2023 la bolletta della luce «è crollata», osserva, con una diminuzione del 19,5%, «aspettiamo quattro settimane e possiamo avere un calo del 30%» della tariffa del gas di gennaio. E, «se non arriva un cataclisma dall’Ucraina e un freddo polare, il tasso di inflazione potenziale dovrebbe scendere sotto il 10%, anche fino al 6%». Dovrebbe essere «la fine degli aumenti». continua Tabarelli, che sottolinea anche «i segnali positivi che arrivano dai prezzi dell’energia, con la quotazione del petrolio scesa sotto gli 80 dollari al barile» che «aiuta anche le esportazioni».
Besseghini (Arera): riduzione stabile del prezzo del gas nel secondo semestre 2023
Il presidente dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente Stefano Besseghini frena e delinea uno scenario più prudente. In un intervento a Sky tg24 economia, ha fatto capire che il prezzo del gas rimarrà stabile «al netto di eventi non prevedibili» mentre «nel secondo semestre, con la diversificazione» dell’approvvigionamento del gas con l’avvio in primavera del primo rigassificatore, potrà arrivare «un segnale stabile di riduzione».
C’è poi un altro fattore che potrebbe determinare risparmi per le famiglie sulla bolletta del gas già il mese prossimo. E questo fattore è rappresentato da un inverno ad oggi abbastanza mite. Di fronte a temperature più elevate del solito, le famiglie hanno potuto ridurre i consumi. Queste temperature preservano anche le scorte di gas, scongiurando il rischio di razionamenti. Si allentano i timori sugli stoccaggi, che hanno un livello di riempimento al di sopra della norma stagionale quinquennale.
Azzerati gli oneri di sistema per i primi tre mesi del 2023
L’Arera intanto ha chiarito anche che come previsto dalla Legge Bilancio, per il primo trimestre 2023 ha già azzerato gli oneri generali di sistema anche per il gas. La componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento, applicata ai clienti ancora in tutela, viene aggiornata da Arera come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il PSV day ahead) e pubblicata entro i primi due giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento. Lo stop all’ombrello potrebbe far sì che già da aprile si delinei un’inversione di tendenza nel prezzo del gas, che potrebbe tornare ad aumentare.