Tra i motivi del ribasso, gli alti livelli di stoccaggio nei Paesi europei: in Germania sono al 74%, in Italia al 66%
Il prezzo del gas naturale europeo è sceso per la prima volta in due anni sotto i 24 dollari al MWh nelle contrattazioni sui futures del TTF olandese, proseguendo una tendenza al ribasso degli ultimi mesi. Il contratto di riferimento per la consegna a luglio è stato scambiato a 23,50 euro al MWh, il livello più basso da maggio 2021, grazie anche all’impatto della produzione record di energia solare in Germania. Il prezzo del gas ha chiuso poi a 25 euro. Dall’inizio dell’anno le quotazioni hanno registrato una flessione complessiva del 67%.
La curva in discesa continua dalla fine dell’anno scorso, dopo un’impennata in seguito all’invasione russa dell’Ucraina. Al suo apice, il prezzo ha superato i 340 euro per MWh ad agosto 2022, tra i timori di una crisi energetica europea dopo la cessazione delle forniture da parte della Russia.
Livelli di stoccaggio
Tra i motivi della difesa dei prezzi, le riserve europee rimaste abbondanti dopo l’inverno. I livelli di stoccaggio del gas si sono attestati al 74,11% della capacità nella più grande economia europea, la Germania, secondo i dati dell’associazione di stoccaggio del gas Gas Infrastructure Europe (GIE). I livelli sono aumentati costantemente nelle ultime settimane e sono ben al di sopra dei livelli dello scorso anno. Anche in Italia gli stoccaggi sono a un livello mai raggiunto prima, circa il 66% della capacità.