22 Novembre 2024

In caso di emergenza gas, i governi adotteranno tutte le misure necessarie a garantire le forniture ai clienti protetti dello Stato richiedente

Sostegno reciproco tra Italia, Germania e Svizzera in caso di emergenza sul fronte delle forniture gas. È questo l’obiettivo di fondo della duplice intesa sottoscritta oggi, martedì 19 marzo, dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica,Gilberto Pichetto Fratin, a margine del Berlin Energy Transition Dialogue (Betd) di scena a Berlino e con al centro il confronto tra gli Stati sulle mosse da mettere in campo per accelerare il raggiungimento degli obiettivi climatici concordati a livello internazionale.

L’accordo bilaterale con la Germania
Il ministro Pichetto ha siglato un accordo bilaterale con il vice cancelliere e ministro dell’Economia e della Protezione climatica della Repubblica Federale di Germania, Robert Habeck, che disciplina gli aspetti tecnici, legali e finanziari dell’attivazione del meccanismo di solidarietà per la fornitura di gas naturale tra Stati membri, previsto dall’articolo 13 del Regolamento (UE) 2017/1938 e dalle Raccomandazioni (UE) 2018/177 della Commissione del 2 febbraio 2018.

Come funziona il meccanismo di solidarietà
In base all’ accordo l’Italia, attraverso il Mase, e la Germania, con il ministero Federale per gli affari economici e il clima, si impegnano ad attivare, in caso di emergenza, tutte le misure necessarie, di mercato e non, al fine di provvedere all’approvvigionamento di gas naturale dei clienti protetti della parte richiedente, nel rispetto delle norme di sicurezza tecnica del sistema gas di ciascuna parte. L’accordo è stato elaborato negli ultimi due anni riflettendo i dettami europei e le specificità tecniche del proprio sistema gas e dell’interconnessione con la Germania.

L’addendum con la Svizzera
In allegato all’intesa tra i due Paesi, è stato poi sottoscritto un addendum trilaterale tra Italia, Germania e Svizzera. Quest’ultima, infatti, in concomitanza con la fine dei negoziati per l’accordo con la Germania, ha chiesto di firmare un accordo di solidarietà trilaterale, anche a valle della sottoscrizione della dichiarazione congiunta siglata lo scorso luglio e volta ad aumentare il livello di sicurezza di entrambi i Paesi in situazioni di grave crisi. La Svizzera, vale la pena di ricordarlo è attraversata dal metanodotto che collega Italia e Germania (Transitgas).

Pichetto: è un tassello del quadro Ue di sicurezza energetica
«Siamo molto soddisfatti di firmare questo accordo che è uno degli obiettivi concreti indicati dal piano di azione italo-tedesco sottoscritto ad ottobre dai nostri due capi di governo. Al tempo stesso è un tassello del quadro europeo di sicurezza energetica e di risposta alla crisi derivata dall’aggressione russa all’Ucraina – ha commentato il ministro Pichetto Fratin -. Questo accordo prevede misure di extrema ratio, con meccanismi di compensazione e di rispetto dei limiti dei sistemi di trasporto del gas, da attuare una volta esaurite le misure disponibili a livello nazionale, nel caso uno dei Paesi sia colpito da una grave crisi».

Il ministro: occorre lavorare sulla prevenzione
Il ministro si è detto poi convinto «che l’impegno maggiore che Italia, Germania e gli altri paesi europei devono mettere in campo è quello per prevenire che si creino le condizioni stesse per l’attivazione di questi accordi. È quanto abbiamo fatto a Bruxelles quando l’Italia ha promosso il price cap. Ed è quanto faremo tra poco con il ministro Habeck quando parleremo di rafforzare le infrastrutture energetiche per aumentare la sicurezza dei nostri cittadini e dei nostri sistemi produttivi. Mi fa inoltre piacere che si sia riusciti a trovare una intesa per includere in questo schema gli amici svizzeri, con uno strumento teso da aumentare il livello di sicurezza energetica dei nostri Paesi».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *