POLITICA
Fonte: La Stampa371 i favorevoli, 39 i no (di Fi e Ncd), 13 gli astenuti. Nel Pd contrari in 6, tra cui Fioroni. Grillo esulta dopo la votazione: «Ora li mandiamo a casa uno per uno».
La Camera vota si alla richiesta di arresto del deputato Pd Francantonio Genovese: 371 i si, 39 i contratri. Tredici deputati si sono astenuti nella votazione. Alcuni voti contrari – 6 – si sono visti anche nelle file del Pd: si sono aggiunti ai no del gruppo di Forza Italia (peraltro assenti in grande maggioranza). Il deputato, imputato per associazione a delinquere, riciclaggio, peculato e truffa, si è costituito nel carcere di Gazzi a Messina: era rientrato in Sicilia da Roma e prima di consegnarsi all’autorità giudiziaria è passato da casa a salutare i suoi familiari. Genovese è accusato dalla procura di Messina di essere stato il capo di un sodalizio criminale che attraverso truffe, riciclaggio, peculato e reati vari ha sottratto milioni di euro di finanziamenti europei alla formazione professionale per arricchirsi e fare propaganda elettorale. Genovese si è presentato in carcere accompagnato dalla moglie Chiara Schirò. Secondo l’avvocato «Genovese ha dato una dimostrazione di compostezza, dignità e rispetto delle istituzioni davvero non comune. Da questo suo comportamento dovrebbero imparare, prima ancora che i suoi avversari politici, i suoi stessi compagni di partito che lo hanno già condannato sulla pubblica piazza».
Le reazioni
Tra le prime reazioni quelle di Beppe Grillo che su Facebook scrive: «Vinciamo noi! Li mandiamo a casa a uno a uno! Ora il deputato del Pd può essere arrestato! Fuori Genovese dal Parlamento». Mentre Berlusconi dice che «i nostri deputati hanno votato contro l’arresto» di Francantonio Genovese, «noi siamo garantisti sempre e comunque».
I 6 contrari del Pd
Sono 6 i deputati del Pd che hanno votato no alla richiesta di arresto per Francantonio Genovese. Sono Maria Amato, Giuseppe Fioroni, Tommaso Ginoble, Gero Grassi, Maria Gaetana Greco e Maria Tindara Gullo, vicina di banco di Genovese. Si è astenuta Paola Bragantini. Sono invece 13 i deputati Pd in missione e 33 quelli che non hanno partecipato al voto. Più in dettaglio, contro l’autorizzazione all’arresto hanno votato 19 deputati di Forza Italia, 9 del Nuovo centrodestra, 6 del Partito democratico, 2 di Per l’Italia, uno della Lega, uno di Centro democratico, uno del Maie. Tra i 13 astenuti 1 della Lega, 3 del Misto, 2 di Cd, 1 del Pd, 5 di PI e 1 di Sc.
Accelerazione impressa dal Pd
L’accelerazione sulla procedura di arresto a voto palese è giunta dopo che il Pd ha deciso, con una mossa che ha spiazzato il M5S, di «votare a favore dell’arresto come abbiamo fatto in giunta e chiederemo il voto palese, ma qui qualcuno ha bisogno di agitare uno scalpo. Noi questo non lo permetteremo». Lo ha detto il capogruppo del Pd Roberto Speranza. «Qualcuno – ha aggiunto Speranza – ha bisogno di agitare uno scalpo in campagna elettorale. Qualcuno vuole un trofeo da esibire. Noi questo non lo permetteremo. La legalità e la giustizia sono tutta un’altra cosa. Voteremo sull’autorizzazione all’arresto dopo i decreti». Genovese, dal canto suo, ha preferito restare ad attendere la decisione dell’Aula nella sua città, a Messina, per poi costituirsi nel carcere della città siciliana. Un silenzio glaciale ha accolto nell’Aula della Camera il sì all’arresto del deputato Pd Francantonio Genovese. Quando sono comparsi sul tabellone i risultati della votazione a scrutinio palese, nessuno ha commentato o proferito parola, né applaudito. Un silenzio composto anche dai banchi del Movimento 5 stelle. Prima del voto però momenti di tensione sono stati vissuti in Aula . Alessio Villarosa (M5S) ha accusato i colleghi della maggioranza di strumentalizzare le figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e ha urlato «Vergognatevi».
La presidente della Camera ha richiamato ad alta voce il deputato grillino: «La smetta», ha detto, mentre dal settore Pd aumentavano le proteste. A Villarosa, in dichiarazione di voto favorevole alla concessione dell’autorizzazione all’arresto di Genovese, ha risposto poi Anna Rossomando che in un intervento appassionato ha detto che il Pd «non accetta lezioni da nessuno». Intervento che Matteo Renzi ha ripreso su Twitter.
Meloni: «voteremo a favore». Brunetta: ok a voto palese
La decisione del Partito democratico arriva dopo giorni di polemiche con il M5s che accusava il Pd di voler salvare nell’ambito di una votazione segreta l’esponente dei democratici Francantonio Genovese, per il quale la procura di Messina ha chiesto l’arresto. Tra le dichiarazioni di voto ecco Meloni (Fratelli d’Italia): «Noi voteremo per l’arresto per Genovese. Non abbiamo interesse a fare campagna elettorale su questo, differentemente dal centrosinistra noi non pensiamo che quando c’è una mela marcia sia marcio tutto il resto». E poi Brunetta, capogruppo Fi: «Sul caso Genovese avevamo chiesto il voto segreto per garantire libertà di coscienza ai deputati, ma all’apparire del sospetto di possibili strumentalizzazioni di quel voto abbiamo deciso di cambiare opinione».
Assenti diversi deputati Pdl
Assenti alla votazione diversi parlamentari di Forza Italia. Accanto al posto vuoto di Genovese, Maria Tindara Gullo, considerata una fedelissima dell’ex sindaco di Messina, che fece il pieno di preferenze alle parlamentarie del Pd in Sicilia orientale. Per il governo erano presenti in Aula il ministro per i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi e il sottosegretario Ivan Scalfarotto