16 Settembre 2024

Fonte: La Stampa

I testimoni: «Era vestito da militare». Il ministro dell’Interno Seehofer: matrice antisemita. Lanciata una granata contro il cimitero ebraico. Il bilancio è di due vittime

«Gli ebrei sono le cause di tutti i problemi». E’ la frase pronunciata, e registrata da una videocamera posta sul proprio elmetto, dall’attentatore alla sinagoga di Halle prima di sparare. Lo riferisce Rita Katz, di Site, centro di monitoraggio del terrorismo internazionale. L’uomo sembra aver adottato il modello di Brenton Tarrant, il terrorista che il 15 marzo scorso fece una strage in una moschea e in un centro islamico a Christchurch, in Nuova Zelanda. Le autorità tedesche sospettano che l’attacco a Halle abbia una matrice di «estrema destra» e che dietro ci siano motivazioni «antisemite» dice il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer.

I fatti
Almeno due persone sono state uccise di fronte a una sinagoga ad Halle, la maggiore città della Sassonia, in Germania, nel giorno in cui gli ebrei festeggiano lo Yom Kippur. Dopo l’azione gli aggressori si sono dati  alla fuga a bordo di un veicolo. Poco più tardi la polizia ha comunicato su Twitter di ver arrestato un presunto colpevole. Nell’attacco è stata usata una mitragliatrice. «Chiediamo alle persone di rimanere al sicuro nelle loro case», ha avvertito la polizia.
Secondo il sito del quotidiano Bild, una bomba a mano è stata inoltre lanciata al cimitero ebraico, il giornale aggiunge che ci sarebbe stato anche «uno scontro a fuoco» nella località di Wiedersdorf. Secondo un testimone l’aggressore era vestito di «verde», «da militare» con un elmetto, «portava una maschera» e ha sparato contro un negozio con un mitra. Altri passanti hanno raccontato che l’uomo aveva con sé «numerose armi corte e lunghe».  La Deutsche Bahn, le ferrovie tedesche, ha chiuso per sicurezza la stazione della città.
Oltre alla sparatoria di Halle, sono stati segnalati spari anche a 15 km di distanza. Sarebbero stati esplosi circa 15 colpi di arma da fuoco a Landsberg, a est di Halle. Lo conferma una portavoce della polizia all’agenzia tedesca Dpa. Ulteriori dettagli riguardo al secondo episodio non sono stati forniti.

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