19 Settembre 2024

Fonte: Corriere della Sera

di Elisabetta Rosaspina

Così piccola, così defilata, così felice del suo posto al sole nel Mediterraneo, la Rocca studia una maniera per sottrarsi all’algido isolamento del Regno Unito che entrerà in vigore il primo gennaio

Così piccola, così defilata, così felice del suo posto al sole nel Mediterraneo, Gibilterra studia una maniera per sfuggire alla Brexit e sottrarsi all’algido isolamento del Regno Unito che entrerà in vigore il primo gennaio. Scrive El País che le autorità locali si stanno lambiccando il cervello alla ricerca di una soluzione che consenta loro di restare nell’unione doganale europea o nell’area Schengen. Ma che la quarantena imposta dal governo britannico a chi arriva dalla Spagna non agevola il dialogo diplomatico con Madrid su questo tema. Se Londra non ha la minima intenzione di concedere all’Irlanda del Nord la stessa possibilità, che comporterebbe la costruzione di un muro, la mancanza di continuità territoriale con Gibilterra, nel sud della penisola iberica, alimenta però le speranze della Rocca. Madrid, sempre secondo il quotidiano, avrebbe già avviato trattative con Londra, suggerendo l’idea di «una zona di prosperità condivisa», ma i contorni della proposta sono ancora poco nitidi e per Londra è fuori discussione qualunque ipotesi di condividere la sovranità con la Spagna. Il governo di Boris Johnson dovrà comunque prima o poi sciogliere la riserva. Se non altro per i 14 mila lavoratori frontalieri che ogni giorno attraversano il confine a La Línea de la Concepción, cittadina dell’Andalusia, e che rappresentano il 40% della manodopera a Gibilterra. Non è un caso che il 96% dei residenti abbia votato per il «Remain» al referendum sulla Brexit. Tra i 34 mila abitanti c’è sicuramente chi ancora ricorda i sedici anni di solitudine, cominciati nel 1969, quando Francisco Franco sigillò la frontiera nella speranza di asfissiare la Rocca, rimasta fedele a Sua Maestà. In realtà si rivelò una decisione disastrosa soprattutto per i 4.000 spagnoli che lavoravano a Gibilterra, ma anche il piccolo promontorio non ritrovò il suo benessere (e non realizzò il suo altissimo Pil) fino a quando il cancello non si riaprì.

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